Le rilevazioni Istat per il mese di giugno 2022 indicano una crescita sostenuta dell’occupazione, completamente trainata dall’aumento dei lavoratori dipendenti il cui livello è il più alto dall’inizio della serie storica nel 1977. Una dinamica positiva che purtroppo, però, non coinvolge i lavoratori indipendenti, che invece perdono 27mila unità in un solo mese. “Lo scenario del lavoro appare complessivamente positivo ma non senza incertezze – commenta Confesercenti – anche perché le tensioni internazionali e la corsa dei beni energetici (e di conseguenza dei prezzi) stanno avendo un impatto negativo sulle attività economiche di tutti i settori, rallentando una ripresa che avrebbe dovuto e potuto essere ben più sostenuta”. “E anche se, nel suo insieme, il sistema delle imprese italiane sta mostrando la propria resilienza, prima alla pandemia, e ora alla difficile fase economica – conclude Confesercenti – dall’altro preoccupa l’impoverimento del nostro tessuto economico causato dal costante calo dei lavoratori autonomi e delle micro e piccole imprese, che sembrano scontare più di tutti le incertezze di questi mesi. In questo quadro, riteniamo imprescindibile prolungare le misure fiscali volte a contenere la trasmissione dei prezzi internazionali sui prezzi nazionali. Bisogna fare il possibile per fermare l’inflazione, concretizzando rapidamente i sostegni alle famiglie e alle imprese già annunciati”.