The Great Realization è il nome del Report firmato da ManpowerGroup che individua i nuovi bisogni del mercato all’indomani dell’emergenza sanitaria e in questa fase di ripresa, attestando fin da subito quanto questa ripresa sia un unicum, la richiesta di competenze è infatti alle stelle in molti mercati, ma i livelli di disoccupazione restano alti e la partecipazione della forza lavoro non cresce. La crescita economica resta poi disomogenea: alcuni mercati hanno buone prestazioni mentre altri stentano, ostacolati da varianti del Covid, tassi di vaccinazione e difficoltà relative alla supply chain La pandemia ha determinato la diffusione di nuovi modelli di lavoro, soluzioni ibride, lavoro in remoto (il cosiddetto “smart working”) e maggior flessibilità che continueranno a essere prevalenti anche nel 2022.
“La ripresa delle assunzioni post-pandemia, che è in corso da un po’ di tempo, continuerà con slancio nel 2022, e i datori di lavoro prevedono una forte richiesta di talenti nei settori chiave”, ha affermato Jonas Prising, Presidente e CEO ManpowerGroup.
Cosa vogliono i lavoratori?
In un orizzonte di flessibilità sempre più diffuso, che vede inoltre una maggiore orizzontalità delle relazioni e un cambio strutturale dei modelli di leadership, il potere è quindi in mano alle persone, sottolinea il Report. I lavoratori vogliono che le aziende offrano di più, mettendo al primo posto benessere e motivazione, e fornendo al contempo benefit come flessibilità, stipendio competitivo, buone condizioni di lavoro e sviluppo delle competenze. Molti si aspettano anche una posizione più netta in merito a questioni socio-economiche, perché la condivisione dei valori è importante.
Flessibilità: La possibilità di gestire individualmente il proprio lavoro non sarà più riservata solo a poche figure. Ognuno, indipendentemente dal ruolo occupato (dalla linea di produzione all’ufficio), inizierà a considerare flessibilità, salari equi e più autonomia come la “norma” di riferimento, ridefinendo le aspettative base di lavoro e lavoratori. Porre i valori al centro della visione aziendale, leader empatici e una cultura del lavoro basata sulla fiducia saranno fattori net positive con cui attrarre e fidelizzare i talenti e coinvolgere i team in remoto. La proposta di valore per il dipendente avrà la precedenza.
I 3 fattori principali per il lavoro flessibile in Italia:
Scegliere l’orario di inizio e fine giornata (51%) Più giorni di vacanza (39%)Opzioni di ufficio davvero flessibili (38%) SondaggioWhat Makes Workers Thrive, ManpowerGroup, dicembre 2021.
Il 49% dei dipendenti cambierebbe organizzazione per ottenere maggior benessere.
Benessere mentale: Il benessere mentale sta diventando una priorità, andando ad ampliare in maniera esponenziale il concetto di salute e sicurezza. Un movimento di massa volto a rompere il tabù del silenzio spingerà i datori di lavoro ad accettare in pieno i nuovi obblighi di tutela, ovvero proteggere salute mentale, guadagni, impiegabilità e benessere. Ci aspettiamo un numero maggiore di iniziative per prevenire il burnout, creare resilienza e rafforzare il benessere mentale.
A livello globale, 3 dipendenti su 10 vorrebbero più giorni dedicati alla salute mentale per prevenire il burnout. In Italia, il 39% degli intervistati sceglierebbe, tra i benefit, di avere più giorni di ferie per prevenire il burnout.
Sondaggio What Makes Workers Thrive, ManpowerGroup, dicembre 2021.
Separazione tra casa e lavoro: Le modalità di lavoro ibride e il lavoro non collegato a un luogo specifico sono più richiesti che mai. Le persone desiderano mantenere le innovazioni positive emerse durante la pandemia e dare nuova forma al mondo del lavoro secondo le proprie esigenze, trovando un equilibrio tra vita privata e lavoro e coltivando flessibilità, interazione, collaborazione e rapporti umani in un modo per loro conveniente.
Il paradosso ibrido proseguirà, mentre si continuano a testare e sperimentare forme di flessibilità che siano utili per tutti. I CHRO si trovano davanti a una nuova sfida: ripensare il mondo delle assunzioni, dell’onboarding e del benessere dei dipendenti secondo la chiave del lavoro digitale.
In Italia e nel mondo, 4 persone su 10 vorrebbero scegliere quando lavorare da remoto e avere la flessibilità di cambiare i giorni ogni settimana. In Italia, 7 lavoratori su 10 sceglierebbero flessibilità di orario di inizio e fine lavoro.
Sondaggio What Makes Workers Thrive, ManpowerGroup, dicembre 2021 Culture matters: Una Employee Value Proposition in grado di apportare scopo, benessere e leadership empatica nel mondo digitale sarà necessaria per cambiare la cultura aziendale, creare fiducia, fidelizzare i team che lavorano in remoto e arricchire l’esperienza dei dipendenti. In quest’epoca di carenza di talenti, i datori di lavoro migliori se ne renderanno conto in prima persona: se non investiranno in una cultura aziendale pronta a crescere, sarà difficile mettere in atto la propria strategia, e dovranno quindi prepararsi a perdere talenti a favore delle aziende più preparate.
3 lavoratori su 4,in Italia e nel mondo, vogliono sentirsi motivati e appassionarsi al proprio lavoro. 7 su 10 credono che il lavoro che svolgono sia importante e desiderano che il proprio contributo sia riconosciuto dalla dirigenza. L’Italia è il Paese che registra la percentuale più elevata di questa risposta rispetto agli altri Paesi (77%), seguita da chi reputa molto importanti le opportunità di apprendimento di nuove skills (74%) e il career coaching (65%).
Sondaggio What Makes Workers Thrive, ManpowerGroup, dicembre 2021 Crescita di voci diverse e attivisti: La crescente richiesta di stipendi più alti, condizioni di lavoro flessibili, maggiori benefit e azioni climatiche concrete è alimentata dai social media, anche senza il supporto dei sindacati. Nel 2021, i lavoratori di tutti i settori si sono sollevati, hanno fatto sentire la propria voce e hanno scelto di lasciare il proprio posto di lavoro. Dipendenti e clienti vogliono investire il proprio tempo e le proprie risorse in organizzazioni che agiscono da attori protagonisti, come cittadini globali, pilastri della comunità e portavoce della causa ambientalista.
Il 64% dei dipendenti vorrebbe contribuire a migliorare la società col proprio lavoro. In Italia lo pensa il 69% degli intervistati.
In Italia, 2 dipendenti su 3 vogliono lavorare per aziende con i loro stessi valori. Il dato rispecchia la media globale. (ITALPRESS)