Le aziende del settore distributivo continuano a essere sotto pressione, strette tra l’aumento dei costi dei beni di largo consumo e l’impegno a mitigare con grande senso di responsabilità il rincaro sui prezzi delle materie prime. “Una situazione che ha portato le nostre aziende ad assorbire parte dei rincari, a fronte di continui aumenti di costo dei beni energetici e delle materie prime, ma che non è più sostenibile dal punto di vista economico. In un contesto di inflazione crescente, quindi, è più che mai urgente continuare a sostenere i consumi, preservando il potere di acquisto degli italiani e prestando la necessaria attenzione alle fasce a basso reddito e alle famiglie con figli”.
Così Alberto Frausin, presidente di Federdistribuzione, che ha partecipato all’incontro a Palazzo Chigi con il premier Mario Draghi. “È urgente, inoltre, continuare ad agire con decisione a sostegno delle imprese, intervenendo sui maggiori costi energetici. Oltre ad annullare sino a fine anno gli oneri di sistema dell’energia elettrica, occorre necessariamente superare il regime ‘de minimis’ sui crediti d’imposta per energia e gas previsto nel II semestre 2022 e prorogare i crediti al III trimestre. Infine, è fondamentale introdurre la deducibilità maggiorata dei costi energetici, in grado di incidere significativamente su una voce di spesa che sta mettendo in difficoltà le nostre imprese”, conclude.