sabato, 16 Novembre, 2024
Considerazioni inattuali

Le guerre di Troia

La mentalità patriarcale foce della sua cultura più viscerale e radicata nelle nostre anime quasi fosse un fiume in secca cui continuiamo imperterriti ad attingere, fingendo di poter ancora trovare dell’acqua – ci impone di identificare con il genere alcune qualità; o alcune ingiurie, ça va sans dire. Quelle che hanno sempre fatto parte in un certo senso della tradizione popolare e che, inutile cercare di negarlo, spesso trovano riscontro nella realtà: dicono il vero della sostanza, sebbene nella forma sbagliata.

L’IDIOTA SENZA GENERE

Ma ancor più della forma ad essere sbagliata è l’attribuzione dell’offesa tramite il genere maschile o femminile. Se diamo dell’idiota a qualcuno, uomo o donna che sia, un idiota resta; l’idiota è universale e soprattutto privo di genere. E non inteso nel senso dostoevskiano dell’uomo positivamente buono, del Cristo del XIX secolo – ma nella sua accezione più basilare, genuina e volgare: la più semplice ed ovvia.

LA MACCHINA DA GUERRA

Come ovvio è il fatto – o almeno per me lo è sempre stato – che altrettanto unisex e genuine fossero certi tipi di guerre: quelle di Troia, per intenderci. Quelle in cui un esercito di uomini (non a caso?) si nasconde all’interno di un cavallo quale strategica macchina da guerra, per uscirne poi di sorpresa ed espugnare la città. Ecco, questo genere di sorpresa, inaspettata per natura, mi è capitato di notarla non di rado nel corso della vita: mi riferisco al presente e non certo ai tempi degli Achei, infatti.

ALL’INTERNO DEL CAVALLO

Nei cavalli di Troia ci si nascondono appunto sia donne che uomini. Alle donne è legata una concezione secondo usi e costumi culturali e sociali che ne identifichino per così dire lo spessore morale o meglio il costume della moralità: in riferimento ad una sostanza corporale ed etica. Sebbene la prima sia madre della seconda e mai viceversa. Mentre la prostituzione esercitata dagli uomini perde il suo significato stricto sensu, accrescendo a mio avviso a maggior ragione la perdita ed il decadimento del principio etico. Perché coloro che prostituiscono corpo e spirito, vendendo un ideale o intessendo un rapporto intimo in cambio di un favore o di una posizione sì, anche questi, seppure uomini, si nascondono all’interno di un cavallo di Troia.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Lo sciopero dei magistrati visto da un extraterrestre

Federico Tedeschini

Rinnovabili a rischio. Coordinamento FREE: modificare il decreto Aree Idonee

Valerio Servillo

Infortuni, la vigilanza che ritarda

Domenico Della Porta

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.