Ci vorranno circa 15 anni secondo Coldiretti per ricostituire i boschi ridotti in cenere dal fuoco. Gravi i danni all’ambiente, all’economia, al lavoro e al turismo provocati dagli incendi divampati a macchia di leopardo in tutta Italia, da Bolzano fino alla Sicilia, e per i quali è stato necessario procedere all’evacuazione di intere famiglie.
Nelle aree bruciate dagli incendi – sottolinea la Coldiretti – saranno impedite tutte le attività umane tradizionali e la scoperta del territorio da parte di appassionati ma viene anche a mancare un importante polmone verde. Ogni rogo – stima la Coldiretti – costa agli italiani oltre diecimila euro all’ettaro fra spese immediate per lo spegnimento e la bonifica e quelle a lungo termine sulla ricostituzione dei sistemi ambientali ed economici delle aree devastate.
Se certamente il divampare delle fiamme è favorito dal clima anomalo con alte temperature e siccità, a preoccupare – sottolinea la Coldiretti – è la disattenzione e l’azione dei piromani con il 60% degli incendi che si stima sia causato volontariamente. Le alte temperature e l’assenza di precipitazioni hanno inaridito i terreni favorendo l’innesco degli incendi nelle campagne e nei boschi spesso abbandonati a causa della chiusura delle aziende agricole che non possano più svolgere una funzione di controllo e monitoraggio per intervenire tempestivamente.
La Coldiretti chiede di osservare tutte le prescrizioni e i divieti ma anche di segnalare prontamente eventuali focolai e ringrazia tutte le forze impegnate nelle operazioni di spegnimento. Il 2022 si classifica fino ad ora come l’anno più caldo di sempre con una temperatura addirittura superiore di 0,76 gradi rispetto alla media storica ma si registrano anche precipitazioni praticamente dimezzate lungo la Penisola con un calo del 45%, secondo l’analisi della Coldiretti su dati Isac Cnr relativi al primo semestre.