domenica, 17 Novembre, 2024
Politica

L’Italia ha bisogno di un governo forte. Tornare alle urne appena possibile

Il voto dovrebbe dare voce alle culture politiche moderate, cattoliche, ambientaliste e liberali. Il centrodestra aperto e inclusivo per rilanciare l'Italia

Si fa sempre più concreta l’ipotesi di elezioni ravvicinatissime mentre si affievolisce la speranza di una ricomposizione di una maggioranza che sorregga ancora il premier Mario Draghi. Comunque vada sappiamo che presto si voterà. Tra poche settimane quindi a settembre o tra alcuni mesi, a febbraio. Il dato appare tratto. Nessuno si strapperà le vesti per le sorti del movimento 5S che ha innescato una crisi che ha mandato in frantumi una maggioranza alle prese con problemi e provvedimenti difficili in un contesto di una imprevedibilità e gravità eccezionale.

La decisione del Quirinale

Il voto va fatto perché è un chiarimento. Il Quirinale con la saggezza, l’esperienza e la sensibilità istituzionale riconosciuta al Presidente Sergio Mattarella saprà trovare modi, parole e tempi giusti. Lo scioglimento della Camere non è una catastrofe, non è una sciagura ma un atto di chiarezza democratica forte e aperta al confronto tra partiti, proposte e programmi.

Scelgano gli italiani

Il voto, le scelte politiche e di Governo che faranno gli italiani saranno quelle a dare la bussola per il prossimo futuro.
Lo diciamo consapevoli che la situazione in Italia, in Europa e nel Mondo è densa di difficoltà e inquietudini. Ma le regole impongono anche si guardi alla sostanza delle cose e quindi non c’è altra via che ridare forza alla volontà popolare che sappia scegliere un presidente del Consiglio e un Governo che siano pienamente legittimati dal voto e da un programma.

Dalla Meloni proposta leale

È la richiesta chiara e leale offerta dalla leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. Indica un percorso che che ci sentiamo di condividere: un ritorno al voto il prima possibile. È una opportunità che deve essere colta, apprezzata, condivisa e ampliata. È l’unica scelta per evitare ulteriori avvitamenti in basso della politica, di una caduta dei partiti e dell’Italia.

Riforme, finanziaria e urne

Per le prossime settimane Giorgia Meloni ha indicato la via di un Governo che rimarrà in carica con il presidente Draghi o un altro premier, che porti a termine le riforme rimaste incomplete, che vari la legge di Bilancio. Per poi ripristinare quel percorso democratico che solo le urne possono dare.

Il ruolo del Centrodestra

In questi giorni nel Centrodestra si riflette su come affrontare una situazione politica e istituzionale logorata dagli strappi del Movimento 5s. Berlusconi come presidente di un partito moderato e liberale chiede responsabilità e risolutezza nell’affrontare la crisi che questa volta non ha solo risvolti nazionali. La Lega con il segretario Matteo Salvini sollecita il voto. C’è una unità di fondo nel Centrodestra nel volersi presentare agli italiani con un progetto moderato, cattolico nel sue tante sfaccettature, liberale e riformista. Oggi, dopo la caduta di quella politica movimentista fatta di slogan e spesso di insulti, dopo una esperienza che nasceva non a favore ma addirittura contro le Istituzioni, c’è modo per rilanciare idee e proposte.

Programmi e proposte per il Paese

Servono programmi che abbiano presa non solo sull’elettorato, – non è solo questo il fine della politica -, ma che sappiano soprattutto risolvere problemi e riescano a ridare ai cittadini quel senso di impegno e di prospettiva comune. Le crisi possono far crescere e far evolvere situazioni che altrimenti restano prigioniere di vecchi schemi. Oggi c’è questa opportunità di fare meglio e di più, di unire le esperienze positive. Rendiamo concreti i ragionamenti sensati e capaci di creare un futuro migliore. Noi sappiamo che ci sono mondi sociali e politici che possono dialogare fino a convergere su progetti come quello popolare, moderato, cattolico, ambientalista e liberale. Le porte delle elezioni si aprano. Sarà ne siamo sicuri una sfida per migliorare la politica e il Paese.

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