Secondo il Governo austriaco i depositi di stoccaggio del gas dovranno essere riempiti all’80% entro l’inizio della stagione fredda, ma a causa dell’esportazioni di gas verso l’Italia, dove a giugno sono confluite in media 240 gigawattora (GWh), salite a 620 alla data del 1° luglio, il tasso di riempimento è ancora relativo.
La società di gestione del gas Austrian Gas Gris Management AG (AGGM) ha reso noto che al momento la media di riempimento di tutti i depositi presenti sul territorio è del 45,6%. Riguardo ai propri depositi la società petrolifera OMV ha fatto sapere che essi sono pieni al 71%.
OMV ha sottolineato che a metà giugno le forniture di gas dalla Russia sono state ridotte inizialmente del 30% con successive punte del 50%. Le perdite sono state compensate con acquisti sul mercato spot, alternativa più costosa: al momento un megawattora (MWh) costa circa 151 euro contro i 36 di un anno fa.
L’amministratore delegato dell’autorità di controllo del mercato energetico E-Control, Wolfgang Urabantschitsch, ha dichiarato nel contesto: “L’Italia ha registrato un maggiore fabbisogno di corrente proveniente dalle proprie centrali a gas a causa della siccità. L’Italia ha comunque anch’essa obiettivi di riempimento che confidiamo vengano raggiunti entro la fine del mese”. È ancora poco chiaro come si potrà raggiungere l’obiettivo di riempimento dell’80%. Il ministro dell’Ambiente, Leonore Gewessler (Verdi), ha parlato di “situazione seria”.