Urge un’iniziativa sul potere d’acquisto dei salari che, in Italia, ha compiuto importanti passi indietro negli ultimi decenni e oggi è aggredito dall’inflazione, a causa del’ conflitto in Ucraina e dalla crisi energetica. “Il premier Draghi ha assunto un impegno importante: incontrare entro le prossime due settimane le parti sociali per decidere un intervento sul cuneo fiscale”. Lo dichiara Cesare Damiano, ministro del Lavoro e consigliere Inail. “Il Governo può istituire il salario minimo recependo i minimi tabellari dei contratti migliori e più rappresentativi di ciascuna categoria, come ha giustamente suggerito il ministro Orlando.
Le parti sociali si devono impegnare a migliorare il sistema contrattuale per rendere concreto il rinnovo degli accordi alla loro scadenza naturale; per rendere più efficace l’indennità di vacanza contrattuale, che è diventata, purtroppo, un incentivo a prolungare la durata dei contratti; per rivedere il paniere IPCA costruito sulla bassa inflazione. Per parte sua, il Governo deve intervenire sul cuneo fiscale migliorando il salario netto dei lavoratori senza aumentare il costo del lavoro per le imprese”. “Soltanto questo insieme di interventi può potenziare realmente il potere d’acquisto delle retribuzioni, mentre il salario minimo di legge può aiutare a sconfiggere la piaga dei contratti pirata”, conclude.