Si è conclusa la tre giorni della fiera internazionale “Mediterraneo” dedicata all’agricoltura e al turismo sostenibile. La fiera ha accolto addetti ai lavori, produttori di vini, buyers e ospiti internazionali a Castel dell’Ovo, sul golfo di Napoli.
La kermesse internazionale, attraverso l’unione del settore enogastronomico con il comparto del turismo, è stata una grande occasione per la promozione dei territori e allo stesso tempo ha rappresentato l’occasione per tanti produttori di entrare in contatto con nuovi buyers dopo anni difficili.
“Veniamo da 2 anni di grande difficoltà, di crisi pandemica che ha costretto di fatto il mondo a rinchiudersi. Noi come organizzazione abbiamo avvertito forte il desiderio di emergere ma soprattutto la responsabilità di accompagnare le nostre imprese di nuovo sui mercati per aprirli”, ha spiegato a TeleAmbiente Gianfranco Grieci, presidente di Fagri – Filiera Agricola Italiana.
“Per fare questo vi era necessità di organizzare un evento che mettesse in relazione le istituzioni pubbliche, le imprese, i buyers e il pubblico”, ha concluso Grieci.La kermesse è stata anche l’occasione per una riflessione sull’andamento delle esportazioni italiane di vino.
“Siamo al secondo posto dopo la Francia per esportazione di vino nel mondo”, spiega a TeleAmbiente Maura Sarno, presidente del consorzio Di.Vi. che ha poi sottolineato che “si parla sempre di esportazione dei vini ma ci dimentichiamo che per il 70% l’esportazione riguarda i vini del nord Italia. Cioè grandi Baroli, il prosecco che è cresciuto del 40% negli ultimi dieci anni. Questa crescita noi in Campania sicuramente non l’abbiamo avuta. Noi negli ultimi 10 anni siamo cresciuti del 5%. Su questo c’è bisogno di attenzione non solo da parte nostra ma anche delle istituzioni”.