venerdì, 22 Novembre, 2024
Agroalimentare

In Spagna la prima legge contro lo spreco alimentare

È stato approvato dal Consiglio dei ministri spagnolo il progetto di legge sulla prevenzione delle perdite e degli sprechi alimentari, la prima normativa in materia con l’obiettivo di ridurre lo smaltimento degli alimenti non consumati e di incoraggiare un migliore utilizzo degli alimenti. Nel 2020, le famiglie spagnole hanno buttato via 1.364 milioni di chili/litri di cibo, una media di 31 chili/litri a persona. Attraverso l’approvazione di questa legge, il Governo compie un altro passo avanti nel suo impegno a raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) inclusi nell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite (ONU). Lo riporta il giornale settoriale Inforetail. La legge mira a promuovere le buone pratiche dai produttori primari, nella fase di raccolta, fino ai consumatori, sia a casa che nei bar e nei ristoranti, poiché lo spreco alimentare si verifica in tutte le fasi della catena alimentare.

La legge stabilisce che tutti gli attori della catena alimentare siano obbligati ad avere un piano di prevenzione delle perdite e degli sprechi. Inoltre, il capitolo III della legge stabilisce misure di buona pratica per l’amministrazione e i diversi anelli della catena per evitare gli sprechi alimentari, come, ad esempio, garantire che gli esercizi commerciali abbiano linee di vendita per i prodotti “brutti, imperfetti o antiestetici”; promuovere il consumo di prodotti stagionali, locali o biologici. La legge prevede anche incentivi per incoraggiare la vendita di prodotti con data di scadenza o di scadenza anticipata, secondo la gerarchia delle priorità d’uso. Il Governo adotterà politiche e misure per favorire l’adeguamento delle date di scadenza alla prevenzione dei rifiuti, per cui dovrà realizzare azioni di formazione e informazione sulla corretta interpretazione delle date di scadenza e di utilizzo.

Allo stesso modo, si forniranno incentivi agli agenti della catena alimentare affinché adeguino le date di scadenza dei loro prodotti al massimo per garantirne un’adeguata qualità, e si promuoverà la ricerca e l’innovazione sulla fattibilità dei prodotti alimentari per estenderne la vita utile. Il regime sanzionatorio prevede come reato grave il non avere un piano di prevenzione delle perdite e degli sprechi alimentari, con sanzioni che vanno da 2.001 a 60.000 euro.

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