La crescita del PIL del Portogallo ha avuto come principali motori i consumi privati e il turismo. Con un tasso di crescita nel primo trimestre di quest’anno del 2,6% su base trimestrale e dell’11,9% su base annua, il Portogallo ha registrato la quinta maggiore espansione economica tra i 27 Stati membri.
Lo rivela l’Istituto portoghese di Statistica. Per quanto riguarda le previsioni per l’anno in corso, il PIL del Portogallo crescerà del 5,4% invece del 5,8% previsto a dicembre dello scorso anno.
La stima è stata aggiornata nell’Economic Outlook dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE). Questa revisione al ribasso si ripeterà nel 2023, con una crescita annuale che scenderà dal 2,8% all’1,7%. Il tasso di inflazione accelererà al 6,3% nel 2022, per poi rallentare al 4% nel 2023. L’OCSE è fiduciosa che i “robusti” investimenti pubblici, alimentati dai fondi europei, e il ritorno delle esportazioni turistiche sosterranno la ripresa economica del Paese.
Sebbene il Portogallo non sia fortemente dipendente dalla Russia e dall’Ucraina, il Paese non è estraneo agli effetti di questa situazione sul mondo, per cui si sta già assistendo a un rallentamento della velocità di ripresa.
L’invasione russa in Ucraina, le interruzioni delle catene di approvvigionamento e l’aumento dei prezzi dell’energia e di altre materie prime avranno un impatto sull’attività economica, riducendo la fiducia degli operatori economici e il potere d’acquisto dei consumatori.