Famiglie, studenti universitari internazionali e rifugiati e titolari di Protezione Internazionale e richiedenti asilo da oggi avranno a disposizione un nuovo strumento per poter familiarizzare più facilmente con i luoghi delle nostre città grazie alle “Mappe non convenzionali” che favoriscono l’integrazione tra migranti e cittadini. Le mappe già implementate in alcuni quartieri di città europee come Lisbona (Bairro das Galinheiras) in Portogallo, Nicosia a Cipro, Milano (Stazione Centrale-Naviglio Martesana) e Perugia in Italia, sono nate nell’ambito di Near- Newly Arrived in a common home, l’innovativo progetto europeo che mira a favorire il percorso di integrazione dei migranti neoarrivati durante il loro insediamento nei Paesi di accoglienza. Il progetto, finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione e coordinato da Fondazione Ismu (Italia) ha l’obiettivo di attivare un processo di fiducia reciproca, conoscenza e scambio interculturale tra i migranti e le comunità locali per la costruzione di un senso di appartenenza ad un’unica “nuova casa comune”.
Pensate come vere e proprie guide on line, le Mappe offrono alle neoarrivate informazioni e suggestioni sui luoghi di interesse e punti di riferimento, sia istituzionali sia non convenzionali, utili per cominciare ad ambientarsi in una nuova città e a sentirsi, così, subito “a casa”. Ma la particolarità che le rende uniche è quella per cui tutti i luoghi “non convenzionali” consigliati sono il frutto di un lavoro di coprogettazione con i beneficiari del progetto, tra cui i mentor delle diaspore (community agents), i bambini e gli studenti universitari stranieri, che hanno deciso di condividere il loro bagaglio di esperienze, conoscenze, storie, emozioni e ricordi legati al territorio.
A Milano la “Mappa non convenzionale” si concentra nella Zona 2, quella del quartiere attorno alla Stazione Centrale che si sviluppa lungo i binari fino al naviglio della Martesana, da sempre un luogo di scambio che ha una valenza simbolica per molti di coloro che arrivano per la prima volta in città. I nuovi arrivati scopriranno che nel quartiere possono trovare tanti luoghi utili: dalle associazioni di zona e della diaspora ad alcuni consolati, fino alle biblioteche e ai centri sportivi. I cittadini e i neoarrivati potranno poi (ri)scoprire tanti posti e angoli interessanti e curiosi consigliati proprio dai migranti della diaspora e dai bambini che hanno partecipato al progetto, quali la panchina rossa di via Giocosa, la Casa della cultura musulmana, il Parco Trotter, il Giardino Bing, la Cascina de’ Pomm, il Parco Biblioteca degli alberi, fino alle gelaterie e ai cinema di quartiere. L’auspicio di questo progetto è anche quello di arrivare a riscrivere la narrazione legata alla Stazione Centrale di Milano.