A causa di un violento temporale, un barcone fatiscente con a bordo 110 persone in fuga dalla Libia era a rischio ribaltamento in mare, con poche riserve d’acqua e di cibo. ResQ e Open Arms hanno lanciato due operazioni di SAR e hanno tratto in salvo i migranti. Durante i soccorsi, la nave si è ribaltata e diversi uomini sono finiti in mare in piena notte.
I migranti sono stati fatti salire su dei natanti, ma sono scaturiti nuovi attimi di tensione al passaggio di una motovedetta tunisina, alla cui vista alcuni naufraghi si sono gettati in acqua per timore di essere intercettati e ricondotti in Libia. Le ONG coinvolte hanno chiesto formalmente alle autorità italiane di assumere l’iniziativa per lo sbarco.
Dopo ventiquattro ore complessive di dure operazioni di ricerca e soccorso, i 110 tratti in salvo sono stati finalmente condotti a Lampedusa, individuato nel frattempo come porto sicuro. Sottoposti a triage sanitario, sono stati successivamente condotti all’hotspot di contrada Imbriacola ormai al collasso con più di mille ospiti contro una capienza massima di 250.