I dati Confcommercio sulla presenza di fenomeni illegali nel 2021 fotografano una situazione che vede gli imprenditori del Mezzogiorno più preoccupati che nel resto d’Italia.
Di fronte a richieste di denaro e minacce della criminalità la risposta più gettonata dalle imprese è la denuncia, con il 66,7% degli imprenditori del sud che vedono nella denuncia lo strumento di contrasto più adeguato (contro il 58,4% della media nazionale); un altro dato più accentuato rispetto al resto d’Italia riguarda la ricerca di aiuto di altre associazioni di categoria (36,3% nel Mezzogiorno contro il 33,7% nazionale), mentre il 41% circa degli imprenditori del sud ammette di non sapere come agire. L’usura è il fenomeno criminale percepito in maggior aumento dagli imprenditori del sud (30%, +3 punti percentuali sul dato nazionale), seguito da abusivismo (26%, +4 punti sulla media nazionale), furti (24%, +3 punti) e racket (22%, +1 punto). Questo trend è più marcato rispetto al resto del paese.
In generale, nel Mezzogiorno il 16,6% delle imprese del terziario di mercato percepisce un peggioramento dei livelli di sicurezza nel 2021, valore più elevato rispetto al dato nazionale (11,8%). (ITALPRESS)