Il direttore generale dell’Istituto Spallanzani di Roma, Francesco Vaia, ha annunciato che saranno avviate ricerche sul vaiolo delle scimmie proveniente dall’Africa e di cui cominciano ad esistere dei casi anche in Italia. “La prossima settimana nostro laboratorio di virologia prevede di isolare il virus e quest’azione sarà molto importante perché renderà possibile eseguire una serie di indagini sperimentali così da verificare se persone con più di 50anni vaccinati sono in grado di neutralizzare questa malattia”.
“La trasmissione da uomo a uomo caratterizza buona parte dei casi emersi. Quindi è relativamente comune nei focolai europei”. Così il direttore generale dell’Istituto di malattie infettive Lazzaro Spallanzani di Roma, Francesco Vaia, in merito ai casi di vaiolo delle scimmie emersi. “Il primo messaggio da dare è che la situazione è da attenzionare ma al momento non desta nessun tipo di allarme. Tre i pazienti sono positivi al vaiolo delle scimmie e stiamo ripercorrendo i contagi stretti di questi pazienti”. “Si tratta di tre giovani uomini che non hanno contatti da loro ma due di loro hanno fatto viaggi alle Canarie, lì dove recentemente è stato segnalato un sacco, l’altro invece ha viaggiato a Vienna”, continua.
“Le tre persone sono in condizione di discreta salute una sola febbre per qualche giorno mentre tutte e tre piccole pustole sintomatiche. Presso l’Istituto sono disponibili farmaci sperimentali che potrebbero essere impiegati ma allo stato non c’è questa gravità”, aggiunge.