“L’ampiezza dei divari e il loro perdurare del tempo indicano che i ritardi del Mezzogiorno non possono essere riassorbiti solo con un Piano di 6 anni, per quanto ben congegnato. Il Pnrr è fondamentale ma non basta, dobbiamo esserne consapevoli. Per un tema di questa portata serve una strategia politica economica del Paese che utilizzi tutti gli strumenti a disposizione.
A partire dai fondi strutturali europei e dai fondi Sviluppo e Coesione in un’ottica di complementarietà che vada oltre l’orizzonte temporale del Piano”. Lo dice il ministro dell’Economia e delle Finanze Daniele Franco nel corso del suo intervento al forum Verso Sud, organizzato dallo Studio Ambrosetti. Franco fa una panoramica degli interventi previsti dal Pnrr per il meridione e ricorda anche le risorse ulteriori che sono state stanziate e gli interventi per sostenere la realizzazione della linea dell’Alta Velocità sulla Salerno-Reggio Calabria e per il potenziamento della linea ferroviaria Adriatica.
Tornando sul Pnrr il Ministro aggiunge: “Le risorse europee sono subordinate a scadenze temporali e all’effettivo conseguimento dell’obiettivo. Non basta spendere, occorre realizzare un’opera che funzioni. Gli obiettivi del piano si possono concretizzare solo se la capacità di gestire i progetti è adeguata e questo richiede uno sforzo organizzativo inedito, a cominciare dal coordinamento tra i tanti livelli istituzionali coinvolti. È stato predisposto un rafforzamento amministrativo delle pubbliche amministrazioni con semplificazioni procedurali e reclutamenti specifici. Il Pnrr – chiosa Franco – non può limitarsi a essere una parentesi di riformismo e attivismo amministrativo al termine della quale si torna alla situazione precedente”. (ITALPRESS).
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