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Incontro Draghi-Biden. L’amico italiano ponte tra Usa ed Europa

mercoledì, 11 Maggio 2022
1 minuto di lettura

L’Italia non aveva rapporti eccellenti con gli Stati Uniti da molto tempo. Il nuovo clima è dovuto alla presenza contestuale di Biden alla Casa Bianca e di Draghi a Palazzo Chigi. Entrambi sostenitori dell’asse euro-atlantico, entrambi lontani dalle ambiguità dei loro predecessori, Trump e Conte.

Ma c’è di più. Draghi è stimato e rispettato per il suo prestigio personale. Non avveniva da tempo per un Presidente del Consiglio italiano. Agli occhi di Biden l’ex presidente della Bce è più lineare e affidabile sia di Macron che di Scholz anche perché non essendo un politico di professione non deve dar conto ad un partito e perché ha dimostrato negli anni di essere capace di scelte coraggiose. Descrivere il Presidente del Consiglio come una persona manovrata e asservita agli Usa è una volgare caduta di stile che getta discredito su chi scrive queste oscenità.

Se è vero che l’Italia ha bisogno degli Stati Uniti, soprattutto per la sostituzione del gas russo, è anche vero che gli Usa hanno bisogno dell’Italia. Il nostro Governo sulla guerra ha mantenuto una linea precisa e coerente fin dall’inizio, senza le oscillazioni di altri Paesi e nonostante lo stillicidio quotidiano di Salvini e Conte che propongono un’incomprensibile e confusa autonomia critica verso le scelte di Biden

Draghi può essere per Biden il ponte giusto per una interlocuzione fruttuosa con il resto dell’Europa e per appianare alcune difficoltà che serpeggiano e potrebbero costituire degli intoppi pericolosi in un fa se in cui l’Occidente deve essere compatto. Di questa posizione di relativa forza l’Italia dovrebbe essere orgogliosa e sostenere il Presidente del Consiglio. Invece c’è chi getta fango e si diverte a seminare zizzania. Ma si sa…nemo propheta in patria.

L’Italia può e deve contribuire per garantire che le diverse sfumature delle Cancellerie europee non indeboliscano i legami tra le due sponde dell‘Atlantico, obiettivo principale di Putin e delle sue quinte colonne in Europa.

Solo uno statista di grande prestigio come Draghi, in perfetta sinfonia con il Quirinale può aiutare gli Usa a rinsaldare i rapporti con l’Europa. L’immagine

e il ruolo dell’Italia non potranno che essere rafforzati.

 

Fonte foto: governo.it

 

Giuseppe Mazzei

Filosofo, Ph.D. giornalista, lobbista, docente a contratto e saggista. Dal 1979 al 2004 alla Rai, vicedirettore Tg1 e Tg2, quirinalista e responsabile dei rapporti con le Authority. Per 9 anni Direttore dei Rapporti istituzionali di Allianz. Fondatore e Presidente onorario delle associazioni "Il Chiostro - trasparenza e professionalità delle lobby" e "Public Affairs Community of Europe" (PACE). Ha insegnato alla Sapienza, Tor Vergata, Iulm e Luiss di cui ha diretto la Scuola di giornalismo. Scrivi all'autore

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