Un viaggio esperienziale ricco di poesia e amore per la parola in un periodo storico dove la pandemia ha cambiato il nostro di vivere quotidiano quello che si trova nella raccolta “Poesie da spiaggia” (CROCETTI EDITORE – pagine 208 – euro 15,00) a cura di Nicola Crocetti e Jovanotti in uscita nelle librerie italiane dal 12 maggio prossimo. Un’antologia di grandi poeti di ogni tempo e Paese. Da Malcolm Lowry a Ghiannis Rtions, Wislawa Szymborska a Mariangela Gualtieri.
Secondo Yves Bonnefoy, la poesia è essenziale come lo sono la carta dei fondali marini o il portolano o la bussola perfino su una nave nella tempesta, che teme di affondare: senza di essi, in ogni caso, quella nave non potrebbe raggiungere il porto. Con questo strumento, e con la loro grande e condivisa passione, Nicola Crocetti e Jovanotti ci guidano lungo una strada che assomiglia al viaggio verso Itaca descritto da Kavafis: bellissimo, pieno “di conoscenze e d’avventure” e capace di donarci la ricchezza della sua durata, dell’esperienza e della saggezza.
È un viaggio possibile grazie alle parole dei poeti, che da sempre indicano l’oltre, qualcosa che esiste oltre l’esperienza ordinaria. Intrecci, echi, ininterrotti dialoghi ci raggiungono dai diversi angoli della terra in questo periodo particolare e determinante per la stabilità geopolitica internazionale in cui una voce umana abbia modulato le parole in modo diverso e infranto le regole del linguaggio per creare nuovi mondi e immagini indimenticabili. I temi sono quelli eterni dei tormenti, delle passioni, dei grandi interrogativi, dei miracoli e delle esaltazioni dell’avventura umana: diamanti sempre splendidi, contro cui nulla può l’opera distruttrice del tempo.
La mia casa ha mare e terra,
la mia donna ha grandi occhi
color nocciola selvatica,
quando si fa notte il mare
si veste di bianco e di verde,
e la luna tra le schiume
sogna come sposa marina.
Non voglio cambiare pianeta.
(Pablo Neruda)