domenica, 22 Dicembre, 2024
Attualità

Lavoro, salari e sicurezza

La festa del 1 maggio

Dai leader sindacali ad Assisi, da Papa Francesco al presidente Mattarella l’impegno per i giovani, i lavoratori e la pace. Le nuove iniziative anti infortunio del Governo presenti nel Piano nazionale di Ripresa.

Il lavoro come dignità, il lavoro come fonte di crescita personale della famiglia e di una comunità, il lavoro come sicurezza e incolumità per sé e per gli altri. Un Primo Maggio intenso quello vissuto ieri in diverse città e platee, tra i molti timori di una guerra in Ucraina e la sua minacciosa escalation annunciata dalla Russia. Le tensioni economiche internazionali, la crisi che assedia imprese e famiglie. L’incertezza e la speranza di un futuro dove ci sia spazio per la pace e il lavoro. Molte le iniziative sindacali, istituzionali, politiche, di denuncia, di studio e proposte. Le voci sono istituzionali come quella del presidente Sergio Mattarella, dei leader sindacali, del Governo con i nuovi piani anti infortuni. Tra i molti appelli, l’esortazione di Papa Francesco con il suo appello alla fine del conflitto e l’importanza del lavoro e della sicurezza.

I Sindacati ad Assisi

L’attesa manifestazione di Cgil, Cisl e Uil, si è svolta ad Assisi, in piazza San Francesco con i segretari generali di Cgil, Cisl, Uil, e lo slogan: “Al lavoro per la pace”. “Il messaggio di questo Primo maggio è innanzitutto che bisogna fermare questa guerra assurda voluta da Putin e impedire che diventi una guerra mondiale”. Ha esordito il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini che sul occupazione ha ribadito, “bisogna affermare la centralità del lavoro e dei diritti e una politica che superi la precarietà”. Appassionato l’intervento del segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra
“La centralità del lavoro. Lavoro dignitoso, di qualità, contrattualizzato. Lavoro sicuro. Sono oltre 1.300 le vittime ogni anno nelle nostre fabbriche, nei campi, sui cantieri. Non abbiamo più sangue da dare”, ha scandito Sbarra nel chiedere di fermare la “lunga scia di sangue. Chiediamo al Governo di mettere in cima alle priorità un grande piano che azzeri questa conta vergognosa”. ll segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, ha invece posto l’accento sull’iniziativa economica del Governo, che giudica deludente. “Abbiamo incontrato il presidente Draghi che si era detto disponibile ad un confronto strutturato, però se il Cdm approva il provvedimento da 6 miliardi per famiglie, lavoratori e imprese e il governo non si confronta con le parti sociali allora probabilmente deve andare a fare un po’ di ripetizioni sul metodo del dialogo sociale. Quello non è un confronto ma un’informativa, oserei dire che è una presa in giro”.

L’appello di Papa Francesco

Nella giornata della festa dei lavoratori anche, il Pontefice ha rivolto un pensiero ai troppi morti sul lavoro “Oggi è la Festa del lavoro”, ha esordito il Pontefice, “Che sia stimolo a rinnovare l’impegno perché dovunque e per tutti il lavoro sia dignitoso e che dal mondo del lavoro venga la volontà di far crescere una economia di pace”, ha detto il Papa al Regina Coeli. “E vorrei ricordare gli operai morti al lavoro una tragedia molto diffusa, forse troppo”.
Papa Francesco durante il pontificato ha incontrato molti lavoratori, dipendenti di aziende, marittimi, impiegati, operai. In tutte le iniziative e nei momenti di preghiera ha ricordato come Il lavoro deve essere vissuto come un diritto, un dovere. Ed è, innanzitutto, una priorità.
Il lavoro, sottolinea il Papa “permette a tutti di esprimere il meglio di sé guadagnando il pane quotidiano. Più curiamo la dignità del lavoro”, scrive Papa Francesco in occasione della Giornata della Sicurezza sul lavoro, “e più siamo certi che aumenterà la qualità e la bellezza delle opere realizzate”.

Mattarella: zero morti sul lavoro

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella dal Quirinale ha evidenziato con forza il tema delle morti bianchi con un pressante appello sulla sicurezza. Il Presidente ha auspicio di arrivare all’obiettivo ”Zero morti” sui luoghi di lavoro. Perché il lavoro non può essere “un gioco d’azzardo”. In più e recenti occasioni il presidente ha insistito sul tema della sicurezza, evidenziando la gravità di una situazione che ieri è tornato a definisce “inaccettabile”.
“In Friuli, ho sottolineato la inaccettabilità, specie per i più giovani, di dover associare la prospettiva del lavoro con la dimensione della morte”, ha ricordato il Presidente, “Vanno incentivate le esperienze e le buone pratiche che, come in quella Regione, si propongono la stipula di protocolli tra imprese e sindacati con l’obiettivo ‘Zero morti’. Ci rendiamo certamente tutti conto che anche una sola morte rappresenta un costo umano e sociale inaccettabile. Il lavoro è strumento di progresso e affermazione delle persone, non un gioco d’azzardo potenzialmente letale. L’obiettivo di più lavoro non può tradursi in più incidenti sul lavoro”, ha invocato il presidente Mattarella, “Per questo occorre porre in essere uno sforzo eccezionale. L’impegno per la ripresa è, insieme, impegno per migliorare le condizioni produttive e per battere la tragedia delle morti sul lavoro”.

Governo, Sicurezza e Pnrr

Il tema delle garanzie e tutela del lavoro si incrocia con quello della sicurezza. Questione diventata di drammatica urgenza con il ripetersi di incidenti e lutti. Nel Decreto con misure urgenti di attuazione del Piano nazionale approvato dal Consiglio dei Ministri c’è la norma proposta dal ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Andrea Orlando, per assicurare “un’efficace azione di contrasto al fenomeno infortunistico”, scrive il Governo, “e di tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro nella fase di realizzazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza”.

I nuovi protocolli Inail

Tra le iniziative si prevede che l’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (Inail) promuova “appositi protocolli di intesa con aziende e grandi gruppi industriali”, si legge nella presentazione delle iniziative varate con il Piano nazionale di Ripresa, “impegnati nella esecuzione dei singoli interventi previsti dal Pnrr”.

Gli interventi straordinari

Di prossima attuazione sono, ad esempio, i programmi di formazione in materia di salute e sicurezza che, “fermi restando gli obblighi formativi spettanti al datore di lavoro, mirano a qualificare ulteriormente le competenze dei lavoratori nei settori caratterizzati da maggiore crescita occupazionale”, prosegue la nota di Governo. Numerose le iniziative e le ipotesi messe in campo. “In ragione degli investimenti programmati; di progetti di ricerca e sperimentazione di soluzioni tecnologiche in materia, tra l’altro, di robotica, esoscheletri, sensoristica per il monitoraggio degli ambienti di lavoro”, elenca la nota del Governo e Ministero del Lavoro, “materiali innovativi per l’abbigliamento lavorativo, dispositivi di visione immersiva e realtà aumentata, per il miglioramento degli standard di salute e sicurezza sul lavoro; di sviluppo di strumenti e modelli organizzativi avanzati di analisi e gestione dei rischi per la salute e sicurezza negli ambienti di lavoro inclusi quelli da interferenze generate dalla compresenza di lavorazioni multiple”. Con la sottoscrizione di protocolli d’intesa da realizzare con aziende o grandi gruppi industriali pubblici o privati, ci sarà anche un maggiore ruolo dell’Inail che darà un maggiore impulso alla “diffusione della cultura della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, anche in logica di coerenza con quanto espresso nella Strategia europea in salute e sicurezza sul lavoro 2021-2027”.

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