Nei primi tre mesi del 2022 sono state erogate 180.757 nuove pensioni, per un importo medio mensile di 1.242 euro. È quanto emerge dal Monitoraggio sui flussi di pensionamento dell’Inps. Prevalgono per numero le pensioni femminili, 94.926 contro le 85.831 maschili, a fronte però di un importo medio mensile più basso (991 euro contro i 1.520 euro degli uomini).
Il totale delle pensioni con decorrenza nel 2021 è di 860.501, per un importo medio mensile alla decorrenza di 1.210 euro: di queste 480.999 sono riferite a donne, per un importo medio mensile di 1.024 euro, e 379.502 a uomini, con 1.446 euro mensili.
Tali valori si riferiscono alle pensioni di vecchiaia – compresi i prepensionamenti per il fondo pensioni dei lavoratori dipendenti (FPLD) e gli assegni sociali – alle pensioni anticipate, a quelle di invalidità e a quelle ai superstiti di tutte le gestioni.
In particolare, per quanto riguarda le singole categorie, le pensioni con decorrenza 2021 sono state: 279.256 pensioni di vecchiaia (compresi gli assegni sociali), 289.053 pensioni anticipate, 47.556 pensioni di invalidità e 244.636 pensioni ai superstiti. Nei primi tre mesi del 2022: 60.139 vecchiaia, 71.000 anticipate, 5.469 invalidità e 44.149 superstiti.
Analizzando le singole gestioni, il FPLD ha totalizzato 371.309 pensioni nel 2021 e 85.374 nei primi tre mesi del 2022; seguono la gestione dipendenti pubblici con rispettivamente 162.160 e 22.516, artigiani (92.401 e 19.775), commercianti (80.941 e 17.292), parasubordinati (39.082 e 7.843) e coltivatori diretti, coloni e mezzadri (38.844 e 8.332). Gli assegni sociali sono stati 75.764 nel 2021 e 19.625 nei primi tre mesi del 2022.