Torna il Ramadan in piazza a Palermo dopo i due anni di restrizioni per l’emergenza sanitaria. Momento di preghiera ma anche di riflessione in tempi particolarmente difficili per la guerra in Ucraina, dove viene messa a dura prova la capacità di costruire pace e di sentirci figli di un unico Dio.
Nella cornice di Piazza Magione, all’altezza del campo sportivo, l’associazione nazionale “Elissa.Net – Didone”, insieme alla Consulta delle Culture e alla Moschea di Piazza Gran Cancellieri, organizza “Un Iftar Collettivo” – l’interruzione del digiuno dal titolo: “Palermo Capitale dell’Accoglienza”. “Abbiamo voluto organizzare questo Iftar, aperto a tutta la cittadinanza con la presenza delle Istituzioni e di tutti i credi religiosi, con due obiettivi principali – spiega Nadine Abdia, coordinatrice dell’evento e membro della Consulta delle Culture -.
Il primo è quello di ribadire i principi di fratellanza, pace e rispetto, alla base della religione musulmana, facendo conoscere meglio ai nostri ospiti uno dei pilastri dell’Islam e il significato spirituale e sociale del Ramadan, mese non solo di digiuno, ma di preghiera, meditazione e autodisciplina. E lo vogliamo fare dando seguito allo straordinario percorso interreligioso portato avanti da anni insieme alla Chiesa che ci onorerà della sua presenza. Il secondo è quello di omaggiare e ringraziare il sindaco, Leoluca Orlando, e tutta la sua amministrazione uscente, per lo straordinario lavoro fatto in materia di integrazione e per dar valore alle parole e alle battaglie del sindaco da ‘A Palermo nessuno è straniero’ alla ‘Carta di Palermo’”.
Saranno garantiti pasti per oltre 700 persone a cura di ristoranti e chef tunisini di fama: Hammamet Narghilè, Ristorante a Mounir, Ristorante Zia Anna, Ristorante Medio Oriente e Ristorante Diverso. Per Leoluca Orlando si tratta di “un importante momento di comunità nel quale la città di Palermo esalta ancora una volta i valori di condivisione ed integrazione. Esprimo un sentito ringraziamento a coloro che rendono possibile una serata di festa e di incontro nel segno della fratellanza e della pace”.