Ha un gusto particolare la Pasqua 2022 del Parlamento della Legalità Internazionale. Settimane di impegni culturali, incontri di preghiera dal Santuario della Madonna del Rosario di Tagliavia (alle porte di Corleone) all’insediamento dell’Ambasciata della Preghiera nella Capitale, dalle conferenze nel territorio foggiano sino alla benedizione della bandiera della Pace nella Comunità di fede Greco/Ortodossa di Piana degli Albanesi.
E poi pomeriggi di consegna doni: grazie all’affetto (in primis la professoressa Maria Matassa e i suoi bambini dell’Istituto Comprensivo “Luigi Pirandello” di Cerda) e alla concreta vicinanza di amici del movimento i bambini della “Casa del Sorriso” di Monreale hanno scelto l’uovo pasquale e la colomba che maggiormente colpiva l’attenzione e l’attrazione. Momenti di grande commozione e di gioia dove nessun commento potrebbe descrivere la lucidità degli occhi e la gioia di sapersi amati da qualcuno di cui a stento si conosce il nome.
Meravigliosamente “Unico” il lavoro svolto da Helga Guardì e Salvatore Sardisco nel coordinare il tutto affiancati da uno staff di presidenza come Vito e Adriana, insieme ai giovani del Parlamento della Legalità Internazionale che si prendono cura dell’aspetto comunicativo e organizzativo della sede. L’augurio Pasquale però quest’anno parte da un luogo simbolico e particolarmente significativo: dalla tomba di Giovanni Falcone che si trova presso la Basilica di San Domenico a Palermo. Insieme a Giuseppe Montesanto (componente del Parlamento della Legalità Internazionale) volto di un adolescente che vive e crede nei valori della vita (insieme alla sua splendida famiglia) ecco che uno “scatto fotografico” di auguri parte proprio da una cappella di Basilica dove vi è il corpo di Giovanni ornato da ramoscelli d’ulivo che oggi più che mai richiamano il valore della Pace. La Pasqua del 2022 vuole essere, per tutta la grande famiglia del Parlamento della Legalità Internazionale, un autentico inno di Pace da far scaturire prima di tutto dal cuore di ogni uomo portandola in famiglia, nel posto di lavoro, nell’ambiente in cui vive, all’interno delle comunità di appartenenza e di riferimento.
Dalla tomba di Giovanni Falcone, tra i rami di ulivo che fanno corona al suo nome, sprigioniamo un inno di speranza che vuole essere invito a risvegliare le coscienze di chi ancora sta nel sepolcro della propria individualità tra le coperte dell’egoismo e l’ego del proprio orgoglio. Non serve più il sepolcro blindato, sigillato e che sa di puzzo del compromesso. La tomba del Cristiano fa rotolare il macigno dell’autosufficienza e sprigiona il “Fresco profumo di libertà”.
Questa la nostra Pasqua 2022 mentre ci accingiamo a vivere il “Festival della Legalità e della Gioia” datato 20 e 21 maggio.