Da Nord a Sud, contemporaneamente in diverse città italiane, i gazebo di Confedilizia sono stati punti d’incontro e d’informzione per i cittadini in merito alla riforma del catasto. “Coloro che si sono imbattuti nei gazebo hanno avuto modo di apprendere quali siano le forze politiche che si oppongono alla revisione degli estimi catastali, quali invece la sostengono e, infine, quali quelle che propongono una soluzione di compromesso (ad esempio, approvando il comma 1 dell’art. 6 del disegno di legge di delega fiscale, che garantisce, tra l’altro, la mappatura ed il censimento degli immobili fantasma, ma non il comma 2, con il nuovo catasto patrimoniale). Anche i proprietari, o prossimi acquirenti, della sola casa di abitazione – che fino ad ora si sono disinteressati del tema, ritenendo di essere al riparo da qualsiasi rischio – sono stati invitati a prestare attenzione.
È stato spiegato loro che anche per la prima casa deve scattare l’allerta per almeno tre ordini di ragioni (con riferimento all’Imu, alle compravendite e all’Isee), anche queste illustrate nella documentazione distribuita. L’iniziativa ha rappresentato l’occasione per puntare l’attenzione anche sui rischi di aumento della tassazione sugli affitti abitativi, pure presenti nella riforma fiscale”, sottolinea in una nota Confedilizia.