Giovedì 7 aprile, un altro gruppo di studenti che da mesi segue passo passo il progetto formativo culturale proposto dal Parlamento della Legalità Internazionale dal titolo “Ricercatori dell’Alba”, sosterà davanti la tomba che custodisce il corpo del Beato Padre Pino Puglisi, posando un cero e un fiore quale semplice segno di affetto e gratitudine verso un “uomo di Fede” che ha saputo incidere nel cuore di chi sa mantenere la schiena diritta.
Sono gli alunni dell’Istituto Superiore “Filippo Parlatore” di Palermo, scuola crocevia tra la Cattedrale e la basilica di San Domenico dove invece ha trovato dimora Giovanni Falcone. Studenti e Studentesse che hanno preso a cuore un cammino culturale ricco di riflessioni e di iniziative dove i vero e soli protagonisti sono loro, gli adolescenti che guardano con ammirazione gli “eroi” vittime del loro “credo”.
L’iniziativa ha uno slogan di tutto rispetto “Il linguaggio della bellezza tra Fede e Creato: dai banchi di scuola al tessuto sociale”. Lo studio e la riflessione di “classe” parte proprio dal valore della Cattedrale con tutto il suo corredo storico, artistico e spirituale.
La sosta davanti la Tomba / Spiga dove è stato posto il corpo del parroco di Brancaccio ucciso il 15 settembre del 93 in “odio alla fede” è un momento atteso e che piace tanto ai giovani studenti. Si posa un fiore e un cero, poco per chi ha dato la vita per un Vangelo che stravolge la vita di chi lo vive e di chi ne viene a conoscenza. Poi si prosegue per i giardini di Palazzo D’Orleans… dove la bellezza della natura richiamo quel “Laudato SI'” che è colonna sonora di chi sa ancora mantenere un cuore semplice e puro privo dalla ruggine del buio e dell’indifferenza. Il pensiero però è al prete di Brancaccio, non uno qualunque, bensì un sacerdote che ha stravolto tutti con la semplicità di un Vangelo che se vissuto in pieno azzera ogni violenza e sopraffazione. Questo i giovani lo sanno bene.