La Sezione di controllo per gli affari comunitari e internazionali della Corte dei conti, ha approvato la relazione 2020 sui Financial Statements, e il relativo certificate, dell’International Telecommunication Union (ITU), l’agenzia ONU specializzata nel settore delle telecomunicazioni.
Le modalità di svolgimento, da parte della Corte dei conti italiana, delle funzioni di External Auditor di diverse organizzazioni internazionali – anche dell’ONU – costituiscono per l’Istituto una conferma della sua autorevolezza in campo internazionale, avvalorata dall’estensione del suo mandato sull’ITU anche per l’esercizio 2021. La relazione contiene undici raccomandazioni su temi di specifica importanza, una “questione di rilevanza” (emphasis of matter) e un “parere con riserva” (qualified opinion). È necessario – ha rilevato la Corte – rafforzare i controlli interni nei settori permeabili a potenziali irregolarità, come gli acquisti ed il personale.
Sul primo, va posta attenzione sulle procedure di acquisto – con revisione del relativo manuale – e sui rischi legati alla frammentazione dei contratti e ai rinnovi automatici degli stessi. Per quanto attiene alle politiche del personale, oltre alle raccomandazioni sui criteri di attribuzione dei benefits e sulla digitalizzazione dei documenti, la Corte si è soffermata sulla potenziale efficacia dei procedimenti disciplinari a carico dei dipendenti responsabili di condotte irregolari, anche dopo il termine del rapporto di lavoro, per il recupero delle perdite finanziarie subite. Le 11 raccomandazioni sono state accolte dall’ITU nell’ambito di un proficuo contraddittorio in cui la Corte ha preso atto degli sforzi dell’Organizzazione per mitigare i rischi di comportamenti fraudolenti, anche in virtù dell’analoga esperienza rilevata nel 2019 ai danni della stessa Agenzia, al cui accertamento l’Istituto ha contribuito significativamente come External Auditor.