TORINO (ITALPRESS) – L'indipendenza energetica dell'Italia passa anche da una migliore gestione delle risorse utilizzate. La prova è la rete di teleriscaldamento di Torino, che Iren sta realizzando metro dopo metro da oltre 20 anni. Riduzione delle emissioni e dei costi di esercizio, e dispersione di risorse quasi azzerata attraverso processi sempre più circolari. La dimostrazione concreta è stata fornita oggi, a Mirafiori, dove è stato inaugurato un nuovo impianto di accumulo del calore e solare termico, che ha sostituito una vecchia centrale termoelettrica. Costruita grazie ad un investimento complessivo di 46 milioni di euro, servirà circa 600mila persone, mantenendo l'acqua per il riscaldamento in temperatura a 120 gradi negli orari di picco. La novità è che il tutto avviene anche grazie a un impianto solare termico con una potenza nominale pari a 411 kW, interconnesso al sistema del teleriscaldamento e che scalda l'acqua a zero emissioni. Infine, un impianto fotovoltaico installato sulla copertura dell'edificio, invia energia direttamente nelle case. "Questo impianto sostituisce una centrale a gas ed evita ogni anno emissioni in atmosfera di circa 8000 tonnellate di Co2", ha spiegato l'amministratore delegato di Iren, Gianni Vittorio Armani. "Il teleriscaldamento – ha aggiunto Armani – è uno degli strumenti di utilizzo efficiente dell'energia su cui Iren è leader a livello nazionale e su cui abbiamo investito una parte significativa delle risorse del piano industriale del gruppo". Nel Piano Industriale Iren al 2030, per un totale di 835 milioni di euro di investimenti, 610 milioni sono destinati all'area metropolitana di Torino, e a sostegno del progetto oggi Iren e Banca di Sviluppo del Consiglio d'Europa (CEB) hanno concordato un finanziamento del valore di 80 milioni di euro proprio per migliorare la rete torinese. Questi interventi consentiranno di incrementare le volumetrie teleriscaldate nell'area metropolitana torinese (oggi circa 71,35 milioni di m3) di circa 13 milioni di m3 e sviluppare 156 km di nuova rete (oggi circa 700 km). Per aumentare l'indipendenza energetica, e far calare le bollette però, il teleriscaldamento serve a poco. "Le tensioni energetiche sono grandi e la guerra in Ucraina ha aggravato la situazione. L'indipendenza energetica dell'Europa è un obiettivo necessario da perseguire. Andava fatto prima, ora dobbiamo farlo con urgenza. In questo periodo, è chiaro, le tensioni sui prezzi saranno ancora forti", ha spiegato Armani all'Italpress. Anche i rigassificatori andavano fatti prima? "Noi abbiamo sviluppato un progetto che è già stato autorizzato a Gioia Tauro, con Sorgenia. Lo Stato sta valutando la sua strategicità, è uno dei migliori progetti. Vogliamo dare il nostro contributo per aprire un'altra via di rifornimento del gas". Certamente l'impianto calabrese sarebbe una svolta, rappresentando un approdo ideale per i rifornimenti che l'Europa sta trattando con Stati Uniti e Canada. Il collegamento alla rete nazionale esiste, il costo dell'impianto in Calabria è stimato in un miliardo, con una capacità di gestire 12 miliardi di metri cubi annui i gas, l'Italia ne utilizza l'anno quasi 80 miliardi, e un miliardo di metri cubi di capacità di stoccaggio. Sarebbe una risposta importante. (ITALPRESS). jp/sat/red 25-Mar-22 14:28