“Meno competitivi nell’export, più vulnerabili nell’import: è questo il rischio che corre la filiera legno-arredo a causa dello shock dei prezzi dell’energia e delle materie prime, che la guerra in Ucraina non ha fatto altro che accentuare, generando una fortissima crisi di competitività delle nostre aziende a favore di Paesi in cui è stata attuata una politica energetica che li rende meno dipendenti dai territori russi, oltre che in mercati strategici per il made in Italy, come il Nord America”.
Lo ha sottolineato Paolo Fantoni, vicepresidente di FederlegnoArredo con delega all’energia, intervenendo in audizione alla Camera dei Deputati sul DL Energia.
Fantoni ha poi ribadito che “siamo assolutamente in linea su quanto previsto in merito all’energia autoprodotta, siamo favorevoli a quanto previsto nell’articolo 16 per la maggiore estrazione di gas dai pozzi naturali e siamo anche noi a segnalare una scarsa rappresentatività della semplificazione per l’installazione di impianti di energia fotovoltaica così come previsti dall’articolo 10. Riteniamo che questa debba essere sostanzialmente rivista”.