Rafforzare i servizi sociali professionali e le attività di welfare di comunità per dare piena attuazione alla legge sul reddito di cittadinanza e supportare i beneficiari del contributo attraverso i patti per l’inclusione. È l’obiettivo dello stanziamento da oltre 13 milioni di euro approvato dalla Giunta con le linee di indirizzo per implementare le equipe sociali a disposizione dei cittadini.
Il reddito di cittadinanza, infatti, consiste in un beneficio economico condizionato alla dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro da parte dei componenti maggiorenni del nucleo familiare, nonché all’adesione a un percorso personalizzato di accompagnamento all’inserimento lavorativo e all’inclusione sociale, che prevede attività al servizio della comunità, di riqualificazione professionale o di completamento degli studi. Il percorso di accompagnamento è definito mediante un patto per il lavoro, stipulato dai beneficiari con i centri per l’impiego, oppure un patto per l’inclusione sociale, stipulato con i servizi sociali. La presa in carico dei circa 13mila beneficiari del reddito di cittadinanza che si rivolgono ai servizi sociali richiede la creazione di un’equipe multidisciplinare, a supporto e integrazione delle attività svolte dagli operatori dei servizi sociali territoriali, per la realizzazione di interventi e prestazioni di supporto ai programmi socio-educativi di inclusione attiva, orientamento e accompagnamento all’inclusione lavorativa.
A questo scopo, nel 2021, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha autorizzato l’impiego della Quota Servizi Fondo Povertà per il rafforzamento degli interventi di reinclusione sociale a favore dei beneficiari del reddito di cittadinanza e per il rafforzamento dei servizi sociali. Lo stanziamento, che verrà spalmato nelle annualità 2023-2025, servirà a implementare il personale dei servizi sociali professionali dei nove Municipi con equipe multidisciplinari.
A questo si aggiunge il rafforzamento del Celav, il centro di mediazione al lavoro del Comune di Milano che dovrà occuparsi dell’orientamento lavorativo e della ricerca di aziende disponibili ad accogliere presso le loro sedi tirocinanti in collaborazione con il servizio. “Il reddito di cittadinanza – dichiara l’assessore al Welfare e Salute Lamberto Bertolé – è una misura di sostegno economico che, per essere efficace e incidere realmente sull’uscita da una condizione di vulnerabilità e marginalità, ha bisogno di essere implementata con interventi di reinclusione sociale e di accompagnamento lavorativo e formativo. Le politiche per il lavoro sono state, purtroppo, la parte meno efficace di questo sostegno per i cittadini più fragili.
Per questo è fondamentale investire sul rafforzamento dei servizi sociali, sia in termini di risorse umane che in termini di attività a sostegno dei beneficiari. Questo stanziamento ci permetterà di andare in questa direzione, rendendo l’applicazione di questa misura sempre più proficua e concreta”. Il progetto fa parte di un più ampio programma di rafforzamento dei servizi sociali cittadini: l’Amministrazione ha infatti assunto 27 assistenti sociali nel 2021 e programmato, avvalendosi dell’accesso al contributo ex Legge n. 178/2020 (Legge di bilancio per il 2021), l’assunzione a tempo indeterminato di ulteriori 30 persone che andranno ad aggiungersi agli 268 assistenti sociali già dipendenti del Comune.