Nella prima giornata dell’Intellectual Property Award che si svolge al Padiglione Italia dell’EXPO di Dubai, l’Università di Padova si aggiudica il primo premio con due tecnologie brevettate dall’Ateneo patavino nella fase finale del concorso nazionale “Intellectual Property Award 2021” indetto dal Ministero della Sviluppo Economico. IPA 2021, organizzato dal MiSE – Direzione Generale per la Tutela della Proprietà Industriale – Ufficio Italiano Brevetti e Marchi, in collaborazione con NETVAL, ha permesso alle Università pubbliche italiane, gli enti pubblici di ricerca nazionali e gli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS) di partecipare alla selezione dei migliori brevetti in 7 aree tecnologiche (future mobility – cybersecurity, artificial intelligence, big data – tecnologie green e materiali alternativi – filiera agroalimentare – aerospazio – fonti rinnovabili/energie alternative/acqua – life science / health care). Un’apposita Commissione di valutazione ha selezionato i migliori 5 brevetti che sono stati invitati a presentare queste nuove tecnologie all’interno della settimana dedicata all’innovazione all’Esposizione Universale a Dubai, nel Padiglione Italia.
Marta De Zotti del Dipartimento di Scienze chimiche con il suo brevetto “Peptidi analoghi del peptaibolico naturale tricogina ga iv con attività fitosanitaria” è prima nella macro area della “Filiera agroalimentare”, mentre Giuseppe Vallone del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione, cofondatore e CTO di Think Quantum, si aggiudica il premio nella macro area della “Cybersecurity, artificial intelligence, big data”.
L’invenzione della prof. De Zotti consiste nell’uso di peptidi, cioè piccole proteine, completamente biodegradabili, come prodotti fitosanitari contro un ampio spettro di fitopatogeni che causano malattie su vite, cereali e piante da frutto. Una tecnologia trova applicazione concreta nella necessità del settore agroalimentare di trovare soluzioni alternative per produrre biopesticidi, alternativi ai composti derivati alla base dei pesticidi chimici, che principalmente vengono utilizzati per la protezione delle colture, al fine di ridurne la tossicità per l’uomo, gli animali e allo stesso tempo l’impatto ambientale.
L’altro brevetto, del professore Vallone, riguarda un metodo di modulazione della polarizzazione in impulsi fotonici,i quali sono impiegati nell’ambito di un sistema di distribuzione quantistica di chiave (Quantum Key Distribution o QKD) per la generazione di chiavi crittografiche quantistiche, impiegabili in reti di comunicazione quantistiche e in particolari in sistemi di protezione delle comunicazioni. L’invenzione riguarda inoltre un modulatore di polarizzazione che implementa il metodo di polarizzazione oggetto dell’invenzione. La presente tecnologia brevettata permette una completa automazione del dispositivo e di generare stati in polarizzazione perfettamente noti e non variabili nel tempo. Questa caratteristica è particolarmente interessante per le applicazioni di QKD in spazio libero. Il modulatore oggetto dell’invenzione offre, inoltre, la possibilità di cambiare configurazione (codifica in polarizzazione o in time-bin) in modo automatico. Infine, grazie ad una fibra a mantenimento di polarizzazione in ingresso, si ottiene un’elevatissima stabilità.