“Grazie al Presidente Mattarella perché ha capito, grazie a questo protagonismo del quartiere e alla collaborazione con le istituzioni Corviale sarà una bella periferia come hanno detto i ragazzi. Una bella periferia, che è una sintesi meravigliosa ed è possibile con questi incontro tra luoghi di socializzazione, di formazione, di aggregazione e di sport, la passione dei cittadini e le istituzioni che fanno il loro dovere”. Così il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, a margine dell’inaugurazione a Roma, nel quartiere popolare di Corviale, del “campo dei miracoli’, un nuovo campo di calcio a 11 nella struttura del ‘Calciosociale.
“Corviale sta diventando il più grande cantiere green di Europa. Si stanno riconsegnando le case del quarto piano dopo più di quarant’anni, ci sarà l’efficientamento energetico, si rifaranno nuovi ingressi con le nuove infrastrutture. Non tra qualche anno, si stanno già facendo. Credo che questo sia un bel segnale per tutti”, ha aggiunto Zingaretti. “Corviale è un patrimonio ATER. Per quarant’anni non si è fatto nulla, da cinque o sei anni sono partiti i cantieri. Si parte dal sogno del miglio verde.
Il quarto piano di Corviale fu occupato per esigenze di casa subito dopo la sua costruzione negli anni Settanta e quelle case che furono occupate si stanno riconsegnando. Centocinquanta appartamenti nuovi e insieme a questi anche scale, infrastrutture e infissi, cappotto termico, nuovi ingressi e tutto che bisogna fare per avere una bella periferia, compreso il bellissimo bosco che sta nascendo.
Stamattina è stato messo l’ultimo di duecento alberi ma continueremo perché bisognerà venire a vedere come è bello questo quartiere”, ha continuato Zingaretti – La grande forza di Calciosociale qui a Corviale è questa. È uno sport che educa al rispetto dell’altro e quando si rispetta un altro essere umano si sta molto più lontani dalla guerra, dall’odio e dai conflitti. Non c’è dubbio. Qui viviamo una perla di città possibile per evitare le guerre ma anche per evitare le violenze, la disperazione e tutto ciò che conosciamo di brutto della metropoli”, ha concluso.