“Salvini ha dichiarato trionfante al ritorno della sua trasferta americana che lui e Trump pensano allo stesso modo su molte questioni, tra cui la Cina.
Peccato che, a tre mesi dalla firma tra il governo Lega-M5S e la Cina sugli accordi cosiddetti della ‘Via della Seta’, nonostante le pressioni Usa anti Huawei tutte le rassicurazioni del governo italiano sui controlli contro le minacce sul 5G siano rimaste ancora lettera morta”.
Lo afferma in una nota Roberta Toffanin, senatrice di Forza Italia. “Il Centro nazionale che dovrebbe certificare gli apparati – osserva la parlamentare azzurra – non è operativo, perché non risulta ancora emanato, come di consuetudine in questo governo gialloverde, il decreto applicativo che ne regola l’operatività.
Manca pure il provvedimento con le misure di semplificazione delle notifiche da parte degli operatori tlc sui contratti firmati con fornitori extra Ue. Quindi anche dal punto di vista dei controlli l’Italia, che Salvini vuole accreditare come ottimo partner americano, è completamente scoperta.
Chissà cosa ne pensa l’amministrazione americana. Quello che è certo è quello che ne pensiamo noi: ancora una volta solo promesse”, conclude Toffanin.