La pandemia non impedisce al “popolo” della Comunità di festeggiare il suo 54° anniversario e lanciare un messaggio di speranza. Appuntamento, dunque, domani per una celebrazione presieduta dal presidente della CEI, cardinale Gualtiero Bassetti. La liturgia sarà trasmessa anche in streaming sul sito e la pagina Facebook di Sant’Egidio.
Giovedì 10 febbraio, alle ore 18.00, nel rispetto delle norme anti-Covid, sarà festa nella basilica di San Giovanni in Laterano per il “popolo” di Sant’Egidio che ricorderà i suoi 54 anni in una celebrazione presieduta dal cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza episcopale italiana. Una festa diversa, perché non potrà quest’anno manifestarsi con grandi numeri, come accaduto in passato. Ma sarà ugualmente partecipata, in presenza e online, in tutti i Paesi del mondo in cui è presente la Comunità.
A San Giovanni giungerà comunque – anche se in “rappresentanza” per le misure di prevenzione in atto – gente di ogni età e condizione sociale insieme ai poveri amici della Comunità, che negli ultimi mesi hanno vissuto crescenti sofferenze per gli effetti, non solo sanitari, ma anche sociali ed economici della pandemia: i senza fissa dimora, gli anziani, a partire da chi è solo, le persone con disabilità, gli immigrati oggi integrati nel nostro Paese e i rifugiati venuti con i corridoi umanitari, che Sant’Egidio continua ad indicare come modello sostenibile in Italia e in Europa.
Un popolo in cui si confonde chi aiuta e chi è aiutato, perché tutti possono fare gratuitamente qualcosa per gli altri, e che vive oggi, ancora di più, la necessità di lavorare per la pace, minacciata in troppe parti del mondo. Quella di Roma è solo la prima di tante altre feste negli oltre 70 Paesi in cui è presente Sant’Egidio, dall’Europa all’Africa, dall’Asia all’America.