Nessun italiano prima e dopo di lui si è imposto in vasca lunga a livello mondiale nella gara più classica delle piscine: i 100 stile libero. Filippo Magnini arriva a tagliare il traguardo dei suoi primi 40 anni (li compirà mercoledì) mentre si fa largo nella sua gara preferita Alessandro Miressi che nei recenti campionati iridati di Abu Dhabi ha toccato prima di tutti, ma con la tripla virata tipica della vasca corta.
Il pesarese resta, però, Re Magno, detentore nel Belpaese dello scettro dello stile libero che, in campo maschile e per le pagine di storia del nuoto fin qui scritte, gli può essere al massimo conteso da Giorgio Lamberti. Il “caimano” di Brescia fu nei 200 il primo azzurro a laurearsi campione del mondo, dopo aver conquistato a Bonn, in una memorabile edizione degli Europei, un record planetario che ha resistito 10 anni. Ma se si parla di 200 stile la mente di Pippo è destinata a non correre verso Lamberti, quanto al campo femminile e a Federica Pellegrini, la più grande nuotatrice italiana di sempre, che fu sua compagna di vita e che si avvia a diventare una sua affine sposando il suo attuale fidanzato ed ex tecnico Matteo Giunta, che di Magnini è il cugino.
Forse anche per questo la situazione sentimentale della Fede nazionale è rimasta a lungo coperta da un velo di discrezione, sebbene ormai da tempo l’eroe di Montreal si fosse felicemente legato alla showgirl ed ex velina Giorgia Palmas, da cui ha avuto una figlia, Mia. In Canada l’impresa che segnò in positivo la sua carriera: l’oro mondiale al collo di Pippo nonostante una partenza non particolarmente brillante che faceva pensare al massimo ad un piazzamento sul podio. Invece fu strepitosa la vasca di ritorno e indelebile, negli ultimi metri, il sorpasso al sudafricano Roland Schoeman che sembrava imprendibile. Magnini poi non riuscì, due anni dopo a Melbourne, a toccare prima proprio di un canadese, Brent Hayden, ma nemmeno arrivò dopo: oro ex aequo come Tamberi e Barshim a Tokyo, senza necessità di accordarsi per non fare spareggio come fu necessario in Giappone ai campioni olimpici del salto in alto. Il doppio titolo iridato costituisce il culmine della sua epopea in piscina. Due anche i titoli mondiali in corta, ben 9 gli ori europei in piscina da 50 metri e 8 in vasca da 25.
Nel ricco palmares di Filippo Magnini manca solo una medaglia olimpica individuale. Ai Giochi di Atene nel 2004 mise al collo un bronzo insieme a Rosolino, Brembilla e Cercato nella staffetta 4×200 stile libero. Solo coi cinque cerchi i conti non tornano del tutto per un campione puro impostosi anche nelle aule del Tas di Losanna che due anni fa lo assolse, annullando la squalifica di quattro anni, dall’accusa di tentato doping. Quarant’anni tra grandi successi, partecipazioni televisive e gossip soprattutto per la relazione con la Divina Pellegrini. I cronisti del nuoto ricordano un burrascoso mondiale a Shanghai nel 2011, quando Fede aveva lasciato alla vigilia dei campionati in Cina l’altro collega azzurro Luca Marin, fidanzandosi con capitan Pippo. E ora che Magnini non nuota più un pronostico sul suo futuro riguarda proprio il matrimonio della sua ex e di suo cugino. Matteo Giunta ha confidato a Vanity Fair, dopo aver auspicato che l’accaduto abbia portato Pippo verso il vero amore della sua vita Giorgia Palmas, di vedere molto difficile la partecipazione di Re Magno alla cerimonia. Un momento che di nuovo catturerà attenzioni mediatiche e farà parlare non solo di nuoto e di medaglie.
