I tempi sono stretti. Se Berlusconi domenica si ritirerà, farà lui il nome del probabile nuovo Presidente. Al di là delle schermaglie, in pista c’è solo Draghi. Per questo le trattative sul Quirinale si intrecciano con quelle sul nuovo governo.
Il centrosinistra manda Conte in avanscoperta
Il leader dei 5S deve tranquillizzare chi nel Movimento teme una crisi al buio ed elezioni anticipate. Per questo si dà da fare per dimostrare che se Draghi sale al Colle un governo si può fare. Ne ha parlato con Salvini, il più interessato al problema
Il leader leghista all’ultimo giro di valzer
Salvini ha cambiato spesso idea sul Quirinale e sul destino di Draghi. Ma ora le danze stanno per finire. Se Pd, 5 Stelle e Forza Italia votano per Draghi lui non può sfilarsi. E deve porsi il problema del governo. Difficilmente potrà passare all’opposizione. Vuol essere il leader del centrodestra? Questo è il momento per dimostrarlo
A dura prova l’unità del centrodestra
Compatto sulla designazione di Berlusconi rischia di dividersi sul voto per Draghi. Toccherà al Cavaliere convincerli a non spaccarsi. Non sarà facile. Scelta difficile anche per Meloni.
Sempre cucita la bocca di Letta
Sarà l’ultimo a scoprire le carte. A differenza di Conte, il segretario del Pd non deve tranquillizzare nessuno: se anche si dovesse andare al voto, il Pd sarebbe la prima forza politica e lui potrebbe alleggerirsi degli ex renziani.
Renzi e il cavallo che non si muove
Lascia intendere di avere in tasca la soluzione. Ma si è troppe volte pronunciato per tenere Draghi a Palazzo Chigi. Stavolta rischia di essere messo in un angolo, se Letta, Conte e Berlusconi optano per Draghi. Ovviamente non potrà dire di no ma i suoi voti rischiano di essere irrilevanti.