Dopo un’indagine durata pochi giorni, sono stati individuati i responsabili del grave atto di vandalismo perpetrato nei confronti della Scala dei Turchi. Si tratta di due uomini adulti originari di Favara e per loro è scattata la denuncia per danneggiamento di un bene con l’aggravante del valore paesaggistico. La meravigliosa scogliera bianca di Realmonte, in provincia di Agrigento, nella notte di venerdì scorso era stata ricoperta di polvere di ossido di ferro, che la aveva imbrattata di colore rosso.
I carabinieri della compagnia di Agrigento, con il coordinamento del procuratore capo di Agrigento Luigi Patronaggio e il sostituto Chiara Bisso, grazie alle immagini di sistemi di videosorveglianza e a perquisizioni nei territori limitrofi, sono riusciti a risalire a un furgone Ford Transit. Dal mezzo, ai piedi della Scala dei Turchi, erano fuoriusciti due uomini trascinando dei sacchi al cui interno vi era la polvere di ossido di ferro gettata sulla costiera.
Del furgone è stata acquisita la targa e successivamente si è arrivati a un uomo di Favara già noto per reati analoghi. In seguito all’ispezione del mezzo, sono state rinvenute tracce di ossido di ferro. Nei suoi confronti sono state recuperate ulteriori prove a sostegno dell’impianto accusatorio. “L’Arma dei Carabinieri è intervenuta nell’immediatezza per individuare subito gli autori di questo crimine ad opera di scellerati che ha deturpato uno dei beni paesaggistici più importanti della Sicilia – ha spiegato il colonnello Vittorio Stingo – L’Arma non molla il territorio a difesa dei nostri cittadini e delle bellezze naturali”. La Scala dei Turchi era stata ripulita dopo poche ore grazie all’intervento di alcuni giovani volontari. Il clamore mediatico potrebbe adesso spingere le autorità locali a trovare una soluzione per rendere nuovamente fruibile l’area, il cui accesso è interdetto ormai da tempo a causa del pericolo di frane.