Saranno assegnati domani alle 18 nel Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio a Firenze i riconoscimenti assegnati nell’ambito della III edizione del premio giornalistico “Letizia Leviti”, promosso l’Associazione fondata nel maggio 2017 a nome della giornalista di SkyTg24 prematuramente scomparsa nel 2016.
La manifestazione è ispirata ai valori che la collega scomparsa ha sempre ricercato nell’esercizio della sua professione: onestà intellettuale, cura del linguaggio, profondità di contenuti e la volontà di essere dove accadono i fatti.
Saranno presenti il sindaco di Firenze Dario Nardella, importanti nomi della cultura e della carta stampata, delle televisioni e del web, insieme a molti giovani giornalisti, tra cui due dei vincitori dei premi under 35 delle passate edizioni : Andrea De Georgio e Sacha Biazzo. A condurre la serata il professor Giuseppe Benelli insieme a Tonia Cartolano di Sky tg 24.
Nell’ambito dell’evento di premiazione sono previsti un momento di riflessione, intorno alle parole di Letizia “il nostro lavoro è verità…deve essere verità”, ed un momento musicale, con trascrizioni per archi e saxofono di brani di Franco Battiato Vasco Rossi e Mina con il sax di Francesco Santucci. Il regista e attore Giancarlo Cauteruccio leggerà brani di Letizia Leviti, in cui si concentra tutto il suo modo di essere giornalista ed il senso del suo lavoro.
La giuria, presieduta da Claudio Cordova, direttore de Il Dispaccio e vincitore del premio Letizia Leviti 2017 sezione web, e composta da Cecilia Anesi, Giulia Presutti, Sara Manisera e Flavia Barsotti, ha deciso di assegnare una menzione speciale che andrà ad una giornalista per un particolare lavoro di reportage e inchiesta. Oltre centotrenta sono state le candidature pervenute, con una preponderanza di reportage scritti e destinati sia alla carta stampata che al web.
La giuria ha lavorato come recita il bando “per valorizzare il lavoro del giornalista che abbandona la scrivania per vedere con i propri occhi, toccare con mano e immergersi nelle storie e nei luoghi che racconta”.