Numerose sono le date storiche che attribuiscono la gloriosa nascita della nostra bandiera nei colori verde, bianco e rosso; ma rimane inconfutabile la data del 19 giugno del 1946 decisa dai nostri padri costituenti.
Nella Carta Costituzionale, infatti, imposero che affondasse le sue radici e prendesse vitalità tra i non negoziabili “Principi fondamentali”, all’articolo 12, come il simbolo dell’unità nazionale, ove si afferma che “La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano:
“verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguale dimensioni”.
Il vessillo, cosiddetto Tricolore italiano, viene festeggiato nella giornata del 7 gennaio, data storica, che ha le sue origini sin dalla Repubblica Cispadana del 1797, i cui tre colori furono scelti sul modello della bandiera francese del 1790; in seguito simbolo dell’Italia intera dalla fatidica data dell’unificazione (1861).
In attuazione del citato dettato costituzionale, la legge del 5 febbraio 1998, n. 22, all’articolo 2 ha, poi, regolamentato l’uso della bandiera italiana e quella dell’Unione europea, disponendone l’esposizione all’esterno degli edifici ove hanno sede centrale specifici Organismi di diritto pubblico, Regioni comprese.
Nelle pubbliche cerimonie alla bandiera italiana spetta il primo posto, a cui sono applicate, nelle occasioni funebre, due strisce di velo nero.
Un vero e proprio Cerimoniale di Stato disciplina l’uso delle bandiere della Repubblica italiana e dell’Unione europea, disposto con l’apposito decreto del presidente della Repubblica, n.121 del 2000.
La bandiera è esposta, a cura delle Istituzioni ed Enti pubblici, in numerose occasioni quali l’11 febbraio, data dei patti Lateranensi; il 25 aprile, per la festa della liberazione; il primo ed il 9 maggio, rispettivamente per la festa del lavoro e per la giornata dell’Europa; il 2 giugno in occasione della festa della Repubblica; il 28 settembre in ricordo dell’insurrezione popolare di Napoli; il 4 di ottobre per la ricorrenza del Santo Patrono d’Italia; il 4 novembre per la festa dell’unità nazionale ed il 24 di ottobre per la giornata delle Nazioni Unite, unitamente alla stessa bandiera delle Nazioni Unite.
Viene, altresì, esposta in tutte le altre ricorrenze e solennità secondo direttive emanate, caso per caso, dal Presidente del Consiglio dei Ministri ed, in ambito locale, dal Prefetto.
Anche il privato cittadino può esporre presso la propria abitazione la bandiera nazionale a condizione che sia in buono stato, sia correttamente dispiegata e ne sia rispettato il decoro.
Ed in merito non potevano non essere contemplati nella nostra legislazione eventuali usi impropri od abusi prevedendone sanzioni di carattere penale per vilipendio alla bandiera, danneggiamento od uso di espressioni ingiuriose, consistenti nel pagamento di multe previste, nei casi più gravi, da 5 mila a 10 mila euro e con la reclusione fino a due anni. (art. 292 del Codice Penale)
Una adeguata attività didattica-educativa sin dalle scuole dell’obbligo e la giusta sensibilizzazione in quelle di ogni ordine e grado – specie in occasione di tale ricorrenza – saranno momenti ideali per fortificare l’amor Patrio e, comunque, scongiurare la tentazione a commettere i vili reati menzionati, perché Il Tricolore verde, bianco e rosso rappresenta la nostra Unità Nazionale.