“Con il suicidio per impiccagione della notte scorsa di un detenuto presso la Casa Circondariale di Vibo Valentia, preceduto di circa ventiquattr’ore da quello registrato nel penitenziario di Salerno, sale a due la tragica conta dei morti di carcere nei primi due giorni dell’anno 2022.
E il bilancio sarebbe ancora peggiore se un altro detenuto che aveva tentato la stessa terribile sorte non fosse stato soccorso appena in tempo dalla Polizia penitenziaria presso la Casa Circondariale di Genova Marassi. A tutto questo, come se fosse poco, si aggiunga l’evasione di ieri, che peraltro poteva essere duplice, di un pericoloso detenuto dalla Casa Circondariale di Vercelli e il quadro dello stato delle nostre prigioni potrebbe essere sufficientemente nitido”.
Lo afferma Gennarino De Fazio, Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria.
“Usiamo però il condizionale – continua -, visto che a renderlo tale a politici e governanti non sono evidentemente bastate le rivolte del 2020 e i conseguenti tredici morti, così come non è stato sufficiente tutto ciò che è emerso nel corso del 2021. Se il Capo del DAP, Bernardo Petralia, pensa che a ogni magistrato farebbe bene trascorrere una settimana in carcere, come titola la Repubblica, noi riteniamo che ne servirebbero almeno due ai nostri politici per comprenderne appieno le storture, la disorganizzazione e i molteplici deficit”.