Doppio allarme tra Confesercenti e Confcommercio per i prezzi energetici sempre più in crescita. Le due Confederazioni invocano un tavolo di trattativa con il Governo in modo da gestire una situazione che diventa sempre più complessa.
Incontro necessario
“Siamo favorevoli alla proposta di apertura di un tavolo sul caro bollette, avanzata dal leader della Lega Matteo Salvini”, scrive la leder di Confesercenti, Patrizia de Luise, “L’aumento dei prezzi dei beni energetici è ormai in atto da circa nove mesi e, complici le tensioni internazionali, sembra non volersi arrestare presto.
Di questo passo, nonostante gli interventi per contenerla, l’inflazione da energia rischia di durare a lungo e di diventare una vera ipoteca sulla ripresa del Paese”, osserva la presidente di Confesercenti, “con ricadute negative non solo sulle aziende produttrici, ma anche su prezzi, consumi e turismo, a partire da alberghi e pubblici esercizi. È necessario aprire un confronto per trovare una soluzione”.
Covid e Caro bollette
“Come se non bastasse”, osserva la Confcommercio, “la variabile impazzita e permanente del Covid a smorzare la ripresa dei consumi che ha caratterizzato il periodo natalizio, nel 2022 inflazione e caro bollette impatteranno in modo significativo sui conti delle famiglie e delle imprese”. Secondo un’analisi di Confcommercio la crisi dei mercati dell’elettricità e del gas e la corsa dell’inflazione che, “in considerazione degli aumenti attesi già per gennaio”, calcola la Confederazione, “rischia di superare nella parte iniziale del prossimo anno il 4%, comporteranno una maggiore spesa energetica di oltre 11 miliardi per le famiglie e aumenti di elettricità e gas intorno al 40% per le imprese”.
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