martedì, 17 Dicembre, 2024
Ambiente

In Sicilia 170 Comuni “ricicloni”, 33 “rifiuti free”

“Sono 170 i comuni ricicloni in Sicilia che nel 2020 hanno raggiunto e superato il 65 per cento di raccolta differenziata e 33 i Comuni rifiuti free, quelli con una produzione di rifiuti indifferenziati minore di 75Kg /abitante. È un risultato importante perché riguarda il 43 per cento dei comuni siciliani (circa un milione e mezzo di cittadini)”. Lo ha reso noto Tommaso Castronovo, responsabile Rifiuti ed economia circolare di Legambiente Sicilia, presso la sede del Ceas “Rospo Smeraldino” ai Cantieri culturali alla Zisa di Palermo, dove è stato presentato il Dossier Comuni Ricicloni Sicilia, una pubblicazione che racconta un’isola che sta, finalmente, cambiando nella gestione virtuosa dei rifiuti.

“Quando è iniziato il progetto Sicilia Munnizza Free, nel 2017, i comuni che avevano superato il 65 per cento erano solo 33 – ha sottolineato -. Ma c’è ancora molto da fare, soprattutto nelle tre città metropolitane, anche se occorre sottolineare che il Comune di Messina, che ha esteso il porta a porta in tutta la città, ha raggiunto risultati significati quest’anno. Su Palermo c’è tanto da fare, si inseguono ancora le vasche per ampliare la discarica di Bellolampo, mentre è fermo il porta a porta”.

“I comuni ricicloni siciliani aumentano ancora, ma la regione – ha aggiunto Stefano Ciafani, presidente Nazionale di Legambiente – svolterà solo quando le tre città metropolitane faranno altrettanto. Da Messina arrivano segnali importanti, aspettiamo che le amministrazioni comunali di Palermo e Catania facciano la stessa cosa. Ma non basterà solo la differenziata, occorre fare gli impianti. Basta con le discariche sia pubbliche che private. Inutile iniziare la discussione sulla realizzazione di impianti di termovalorizzazione, servono gli impianti di riciclo, a partire da quelli che trattano l’organico con la produzione di biometano e compost, così come ci sono nelle regioni del centro nord. Ci sono le risorse del Pnrr con progetti che vanno definiti entro il 14 di febbraio. I territori della Sicilia non manchino questa occasione”.

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