Cambia il volto della Gestione Separata dell’Inpgi, l’Istituto di previdenza dei giornalisti italiani. Nei giorni scorsi, infatti, i Ministeri vigilanti hanno approvato il nuovo Regolamento.
Ci sono novità molto rilevanti, sia sul fronte delle prestazioni previdenziali che su quello delle scadenze in base alle quali assolvere gli adempimenti da parte degli iscritti.
Le modifiche, si legge in una nota, sono state ispirate in particolare dall’esigenza “di incrementare l’importo delle future pensioni, attraverso un duplice meccanismo che agisce in parte sull’aumento contributivo e in parte sulla destinazione, sulla posizione previdenziale di ciascun iscritto, di una quota rilevante dei rendimenti del patrimonio della Gestione”.
Viene anche prevista la erogazione di una indennità di disoccupazione e una tutela infortunistica per i co.co.co., oltre che un allargamento delle tutele per la maternità ed i congedi parentali, estesi anche ai liberi professionisti.
La presidente dell’Inps Marina Macelloni si è detta “soddisfatta di questa approvazione che finalmente ci consente di offrire agli iscritti alla Gestione separata dell’Istituto un miglioramento dei trattamenti previdenziali e maggiori tutele di welfare”.
Sul sito istituzionale verranno forniti tutti i dettagli delle novità introdotte che entreranno in vigore il 10 gennaio 2020.
L’obbligo di iscrizione alla Gestione Previdenziale separata dell’Inpgi, a decorrere dal 1° gennaio 1996, ricorre quando si è iscritti all’Albo dei giornalisti (a prescindere dalla appartenenza all’Elenco professionisti, pubblicisti e/o al Registro dei praticanti);
e si svolge attività autonoma di libera professione di natura giornalistica, senza vincolo di subordinazione.
Tale definizione include sia l’attività professionale svolta con partita Iva, che quella di tipo occasionale, che la cessione del diritto d’autore. L’iscrizione deve intervenire entro 30 giorni dalla sussistenza dei suddetti requisiti, che devono essere concorrenti e non alternativi.