domenica, 17 Novembre, 2024
Lavoro

Catalfo: “Piano prevenzione infortuni priorità governo”

“Nell’ambito dell’elaborazione delle linee programmatiche di Governo, ho fermamente voluto riservare priorità alla messa in campo di tempestivi interventi volti alla realizzazione di un piano strategico di prevenzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali che assicuri livelli elevati di sicurezza e di tutela della salute nei luoghi di lavoro, oltre ad un sistema di vigilanza efficiente corredato da un adeguato apparato sanzionatorio”.

Lo ha detto il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Nunzia Catalfo, nel corso del Question time alla Camera, rispondendo a un’interrogazione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.

“A questo proposito – ha continuato – ho inteso attivare immediatamente un tavolo di confronto ad oggi riunitosi già due volte con il Ministero della Salute, INAIL, Ispettorato nazionale del lavoro, INPS e le parti sociali con l’obiettivo di avviare un dialogo costruttivo che possa far pervenire a proposte condivise finalizzate sia alla piena attuazione del testo unico in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro sia al suo aggiornamento, ove si riveli necessario”.

“In questa direzione, in occasione del primo tavolo tenutosi il 23 settembre scorso – ha proseguito -, è stato posto l’accento sulla necessità di istituire un rating per privilegiare e selezionare le imprese più virtuose nell’accesso ad appalti e commesse pubbliche e di condividere le banche dati di cui le istituzioni coinvolte sono titolari, di rafforzare la lotta al caporalato ed attuare una formazione mirata e un pieno coordinamento delle misure a favore degli investimenti in sicurezza e rafforzare i controlli ispettivi.

Riguardo a quest’ultimo punto, ritengo doveroso evidenziare – ha aggiunto – che l’Ispettorato nazionale del lavoro, pur potendo contare su risorse ispettive molto limitate, ha svolto nel corso del 2018 una intensa attività di vigilanza che ha garantito comunque 20.492 accertamenti, registrando un tasso di irregolarità pari a circa l’82 per cento.

Questi dati richiamano la necessità di un intervento mirato ad aumentare il volume degli accertamenti in materia di salute e sicurezza sul lavoro”. (Italpress).

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