martedì, 17 Dicembre, 2024
Agroalimentare

La viticoltura alle prese con le sfide della nuova Pac

ROMA (ITALPRESS) – Oltre 652 mila ettari di superficie per vite da vino in produzione, un peso complessivo di circa il 5% della superficie agricola nazionale, un peso di oltre il 10% sul valore della produzione agricola (vino prodotto dalle aziende agricole e uve vendute ai trasformatori) e il 14% del totale delle esportazioni agroalimentari italiane, rendono il vino uno dei prodotti più importanti del sistema agroalimentare italiano e simbolo del Made in Italy nel mondo. L'appuntamento con la nuova Pac offre diverse opportunità alla viticoltura italiana per accrescere la sostenibilità di tutta la filiera, dalla vigna al calice, senza rinunciare alla qualità e alla tipicità che hanno premiato il nostro vino nel mercato globale. Di questo si è discusso in occasione del convegno promosso dal Crea. La ricerca del Crea è orientata da un lato verso la caratterizzazione delle nostre uve e dei nostri vini in termini di qualità e tipicità, dall'altro, invece, verso la sostenibilità e la digitalizzazione della filiera e della produzione. In tal senso, la tecnologia svolge un ruolo significativo nel favorire l'adattamento della vite agli effetti dei cambiamenti climatici, grazie alle innovazioni sempre più avanzate, messe a disposizione dall'agricoltura digitale, dalla sensoristica, dai sistemi di supporto decisionale e dalla robotica. Per quanto riguarda, inoltre, il miglioramento genetico classico, l'ente sta implementando il miglioramento genetico con l'ottenimento di piante multiresistenti di decine di migliaia di piante figlie di varietà italiane, la caratterizzazione dei vitigni tipici e il recupero dell'intera biodiversità mediterranea. Infine, in un'ottica di economia circolare, si sta lavorando sul recupero e la valorizzazione degli scarti di vigneto e cantina per la produzione di prodotti alternativi. Per il sottosegretario alle Politiche agricole, Gian Marco Centinaio, "l'obiettivo è produrre vino di qualità sempre più alta e dare così risposte adeguate al mercato. Grazie al Crea e alla ricerca la nostra viticoltura, e in particolare questo territorio, possono produrre oltre alla quantità una sempre maggiore qualità ed essere così una opportunità di lavoro, soprattutto per i giovani". (ITALPRESS). ads/com 15-Nov-21 16:35

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