È aumentata la consapevolezza intorno alla sostenibilità; in tutti i settori i consumatori si mostrano più attenti, preferendo acquistare prodotti ecocompatibili e affidarsi a brand che li aiutino a consumare in modo etico.
L’interesse dei consumatori è orientato alla provenienza degli ingredienti, al contenuto del prodotto e al suo impatto ambientale dall’inizio al fine vita.
In questa tendenza che si va consolidando, un ruolo cardine riveste anche il packaging.
Dallo studio “Consumatori, Cosmetica & Packaging. Una raccolta dati sulla sostenibilità per un’istantanea del cambiamento”, condotto dall’Osservatorio Innovazione Packaging dell’Università di Bologna per Cosmetica Italia, in collaborazione con Quantis e Centro Studi di Cosmetica Italia, emerge che un pack non sostenibile è spesso motivo di abbandono di una marca.
Consumatori e packaging responsabile
Molti studi hanno acclarato che i consumatori reagiscono positivamente agli imballaggi riciclati: in Europa il 52% dichiara di cercare prodotti con imballaggi eco-friendly. Le scelte del consumatore sono condizionate soprattutto da informazioni che attengono al fine vita di un prodotto (39% riutilizzabilità, 37% compostabilità, 36% riciclabilità). Primeggiano gli italiani: negli ultimi sei mesi il 14% ha smesso di acquistare prodotti a causa di una confezione che non presentava elementi di sostenibilità e più della metà degli intervistati ha dichiarato che potrebbe farlo nel prossimo futuro.
Il packaging dell’industria cosmetica ha un grande impatto ambientale, se consideriamo che nel 2018, secondo Euromonitor International, solo negli Stati Uniti quasi 7,9 miliardi di unità di plastica rigida sono state create per i prodotti di bellezza e di cura personale.
L’analisi dell’Osservatorio bolognese aggrega fonti, metodologie e profili socio demografici diversi e, partendo dalle problematiche ambientali, analizza l’inclinazione dei consumatori rispetto alle abitudini di acquisto.
Il 75% delle donne di età compresa fra i 18 e i 34 anni ha dichiarato che l’acquisto di cosmetici sostenibili è molto importante per loro. Più della metà delle donne (61%) e, in particolare, più di due Millennial su tre, legge le etichette degli ingredienti dei prodotti di bellezza prima di fare un acquisto (Kari Gran, Green Beauty Barometers, 2017).
L’80% della Gen Z crede che le aziende dovrebbero aiutare l’ambiente, il 68% degli acquirenti della Gen Z ha fatto un acquisto ecologico. Il 27% preferisce comprare prodotti che possano essere usati per lungo tempo, il 37% cerca di comprare e conservare solo ciò di cui veramente ha veramente bisogno (WGSN Beauty, Gen Z: Building New Beauty, 2019).
Più consapevolezza, più trasparenza
La maggiore consapevolezza dei consumatori presuppone una loro crescente richiesta di informazioni, per dirimere dubbi.
Per l’89% dei consumatori, infatti, è essenziale che i brand comunichino se i loro prodotti sono sostenibili ed etici, per il 94% risulta fondamentale l’onestà e la trasparenza relativamente agli ingredienti dei prodotti.
Il 68% dei consumatori ammette di essere più consapevole circa i materiali utilizzati per il packaging cosmetico rispetto a 5 anni fa, ma ritiene ci sia ancora molta confusione a causa di un ricorso smodato a claim sostenibili, o di regolamenti e istruzioni di riciclaggio che differiscono da un Paese all’altro.
Rispetto ad alcuni anni fa, complici anche le campagne di sensibilizzazione e informazione, i consumatori sono più consci del proprio impatto sull’ambiente. Il 71% degli intervistati si auspica solo uno sforzo collettivo, di istituzioni e brand, per consentire loro di “fare le giuste scelte, con più informazioni sugli imballaggi ecologici”.