Cerimonia di passaggio di consegne tra il rettore uscente dell’Università di Palermo, Fabrizio Micari, e Massimo Midiri, nominato nei giorni scorsi per il sessennio 2021-2027 con un consenso del 73,7%. La cerimonia, che si è svolta nella cornice di Palazzo Steri, segna l’inizio di un nuovo corso per l’Ateneo che sotto la guida di Micari ha conosciuto un miglioramento della didattica, ricerca ed internazionalizzazione, ma anche il periodo difficile della pandemia.
Erano presenti tutte le autorità, dal sindaco di Palermo Leoluca Orlando, al decano dei professori ordinari Salvatore Gaglio, al prorettore vicario Ivan Frattini, al Presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci. Ad aprire la cerimonia è stato il professore Gaglio, che dopo il saluto di rito ha voluto rivolgere sentimenti di gratitudine per il lavoro svolto dal rettore uscente Micari ed, al contempo buoni auspici al nuovo rettore, professore ordinario e direttore del reparto di Radiologia del Policlinico “Paolo Giaccone” Massimo Midiri, che inizierà il suo servizio a partire dall’1 novembre. Presente, tra gli altri, anche l’arcivescovo di Palermo, monsignor Corrado Lorefice, che ha ringraziato Micari “per il lavoro svolto e per il nuovo corso sulla teologia”, augurando “successi” al nuovo rettore Midiri.
Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, ha ringraziato Micari “per le opere che ha fatto in questo sessennio, tra cui il Graduation day, che è un modo per collegare l’università alla città di Palermo”. “L’augurio che io faccio al nuovo rettore è quello di continuare questo buon lavoro”, ha aggiunto. Anche Musumeci ha rivolto un segno di saluto: “Volevo ringraziare pubblicamente Micari, ha raggiunto dei magnifici risultati, soprattutto sul fronte della medicina col Policlinico, dove abbiamo avuto la sintesi necessaria per puntare al meglio. Abbiamo tantissimo comunque da fare nel corso di questi anni. Abbiamo bisogno di ulteriori borse di studio per attrarre i giovani, la percentuale di emigrazione di questi verso altri lidi è una sconfitta”. La cerimonia è continuata con le parole del neo rettore Midiri, che ha voluto ringraziare la comunità accademica per il consenso ricevuto. “Sono davvero emozionato, avverto tutto il peso di questa carica e sono convinto che nessun individuo può essere adeguato a ciò”, ha sottolineato. “Voglio essere al servizio dei nostri studenti, sarò il rettore di tutti. Le sfide sono tante e le comunità studentesche dovranno aiutarci. Io devo essere un punto di riferimento, la mia porta sarà sempre aperta – ha aggiunto -. E’ necessario creare luoghi e tempi per un confronto, con periodiche assemblee”. Non è mancato un cenno al lavoro del suo predecessore Micari: “Riceviamo un Ateneo in ottimo stato di salute, abbiamo la responsabilità di ripartire da dati importanti per migliorare ancora. Bisogna essere in grado di attrarre studenti anche stranieri”. Infine, l’intervento del rettore uscente Micari che ha consegnato il sigillo dell’Ateneo con al centro la trinacria a Midiri e la cittacotta dello Steri. Micari ha voluto ringraziare l’arcivescovo di Palermo ed il sindaco Orlando.
Inoltre, ha parlato del suo progetto di città universitaria e del Graduation day di oggi ed ha sottolineato la collaborazione con il comune del capoluogo siciliano e con la Regione. “La Regione è stata importante per i consorzi universitari. Oggi su 160 corsi di laurea, 16 sono anche decentrati. Grazie Musumeci”. Poi, ha voluto rendere noti alcuni risultati ottenuti: “Oggi circa 1000 studenti dell’Università di Palermo partono per fare l’Erasmus. Le matricole sono 11 mila, è stato incrementato anche il passaggio dalla laurea triennale a quella magistrale”. E ancora, “Abbiamo creato il museo dell’università di Palermo, si è recuperato l’archivio storico che contiene la tesi di Falcone, il fascicolo di laurea di Orlando, quello di Chinnici. Il periodo della Palermo capitale della cultura è stato bellissimo. Lascio l’Università con 218,8 milioni di utile”.