Etichette alimentari contro il “Nutriscore”, l’Italia trova un alleato importante come la Francia. “Prendiamo atto con favore che dubbi e riserve sul sistema di etichettatura ‘Nutriscore’ stanno facendosi strada anche in Francia a livello di governo”, sottolinea il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti.
In sostanza il ministro dell’Agricoltura, Julien Denormandie, ha preso atto che è necessaria una revisione della metodologia su cui si basa il sistema, perché determina “classificazioni che non sono necessariamente conformi alle abitudini alimentari”.
Etichetta che fuorvia
“Il ministro francese”, rileva Giansanti, “ha anche indicato che la revisione deve avvenire prima dell’entrata in vigore del sistema ‘Nutriscore’ a livello europeo, perché diversamente potrebbe essere penalizzata la competitività dei prodotti francesi. E ha fatto un esplicito riferimento ai formaggi”.
Secondo i produttori francesi di formaggi, evidenzia la Confagricoltura, il ‘Nutriscore’ ha un ingiustificato ‘impatto punitivo’, in quanto si basa su un algoritmo che non tiene conto delle quantità che vengono generalmente consumate.
Il sostegno di Draghi
Le medesime contestazioni sono state formulate, nei mesi scorsi, in Spagna, dai produttori di olio d’oliva.
“Con le dichiarazioni del ministro francese, la nostra battaglia contro il ‘Nutriscore’ trova nuovi spunti e motivazioni”, confida il presidente di Confagricoltura.
“La questione del ‘Nutriscore’ sarà uno dei punti qualificanti del programma del governo francese durante il semestre di presidenza dell’Unione Europea che avrà inizio il prossimo 1 gennaio 2022”.
“Saranno mesi complicati”, conclude Giansanti, “ma ci rafforza la recente presa di posizione del presidente del Consiglio, Mario Draghi, che ha assicurato il pieno impegno del governo a tutela della filiera agroalimentare italiana”.