Si respira aria di “Libertà” nella Chiesa in questo tempo di cammino sinodale dove tutto è ricompaginato alla testimonianza credibile verso il Vangelo della Speranza che inchioda al muro tutto ciò che non serve per scorgere la bellezza del Creatore nella splendida armonia del creato.
Martedì 26 ottobre nella sala di Radio Vaticana, presenteremo il libro “Profeticamente scomodi: quando un Uomo si sporca le mani – Don Tonino Bello”, testo già fatto pervenire a Papa Francesco e a diversi Vescovi che ne hanno apprezzato la stesura dell’opera e che in questo momento singolare si presta bene a una ripartenza post/covid riscoprendo il coraggio e la forza di andare controcorrente e agire solo per il bene della collettività alla luce di una fede che non conosce sconti, come quella vissuta fino alla fine da don Pino Puglisi, Madre Teresa di Calcutta, Francesco D’Assisi, Don Giuseppe Diana, Giovanni Paolo II, Carlo Acutis, Chiara Lubich, e tanti come loro che hanno provato ad essere “Profeticamente” veri e quindi “scomodi” sino al punto di diventare pietre angolari dove coabitare per ridare alla fede la dignità e la voce di verità che merita.
È nella libertà che si scorge la bellezza dell’amore e del sevizio autentico verso chi cerca un senso alla propria esistenza. La presentazione del libro “Profeticamente Scomodi” trova sintonia e richiamo a ciò che la chiesa è chiamata a vivere nella semplicità della serialità. Sarà proprio durante questo appuntamento in sala stampa Radio Vaticana, che saranno proposte le diverse iniziative culturali che vedranno il Parlamento della Legalità internazionale agire in un campo di evangelizzazione con quello zelo che ha animato l’Essere Uomo/libero di Don Tonino Bello udendo l’esortazione che fu di San Giovanni Paolo II “Aprite, anzi spalancate le porte a Cristo”.
Al Cardinale Francesco Coccopalmerio e a Don Sergio Mercanzin un grazie di cuore da tutti noi per aver curato l’appuntamento di martedì 26 ottobre a partire dalle ore 15,30 nella singolare sala stampa Radio Vaticana per condividere un momento culturale ed essere così nel mondo “Profeticamente Scomodi” come del resto lo furono i primi cristiani e chi anche oggi dà tutto di sé non dimenticando il sacrificio di molti.
