Si sente spesso parlare, in ambito economico e finanziario di M&A. Cosa sono? Di tutte quelle operazioni di Merger & Acquisition (fusioni e acquisizioni), ovvero operazioni di finanza straordinaria che portano alla fusioni di due o più società. Per Merger si intende la fusione vera e propria, grazie alla quale le società partecipanti cessano di esistere facendo confluire il loro patrimonio in una nuova società. L’Acquisition è una forma di fusione per incorporazione, in cui la società “incorporante” annette altre società. La prima rimane giuridicamente in vita, mentre le seconde vengono ad incorporate nella prima.
Un 2021 da record
Il 2021 è stato un anno estremamente florido per una serie di fattori straordinari e concomitanti, come l’enorme liquidità del PNRR, quella non spesa in pancia ai fondi comuni d’investimento; il costo del debito particolarmente basso, nonché il sentiment diffuso degli analisti finanziari rispetto al superamento delle fasi di lockdown, grazie alle importante campagne vaccinali portate avanti nei paesi trainanti l’economia mondiali.
I dati positivi riguardano anche, e soprattutto , il nostro Paese, se è vero , come è vero, che in una recente pubblicazione l’Ocse ha rivisto al rialzo le stime di crescita per il nostro Paese , con un 5,9 per il 2021 e un +4,1 per il 2022, il dato più alto dell’area euro.
L’importante peso degli investitori esteri
Secondo il rapporto KPMG sul mercato M&A del primo semestre 2021, si registra un ritorno dopo un 2020 penalizzato dall’effetto della pandemia. Nei primi sei mesi dell’anno infatti, si sono concluse in Italia 522 operazioni (+24,6% vs primo semestre 2020) per un controvalore complessivo di circa 42,4 miliardi di euro, con un +88% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Anche l’M&A crossborder (Estero su Italia ed Italia su Estero) che vale circa il 76% del valore del mercato M&A italiano, registra 243 transazioni completate per un controvalore di 32 miliardi
Il mercato domestico
In termini di volumi, l’attività domestica “Italia su Italia” con 279 operazioni completate, rappresenta il 53% del mercato. Le PMI, spinte anche dall’euforia innescata dal PNRR, cercano e trovano opportunità di crescita e di consolidamento. In questi primi sei mesi 2021, particolarmente attivi l’Industrial & Consumer Market che rappresentano rispettivamente il 54% circa ed il 13% circa del controvalore totale. Numeri importanti nel settore della moda e del lusso, storico baluardo del nostro Paese (sempre più ceduto a colossi esteri) che, a seguito dell’acquisizione da parte di Moncler del brand Stone Island per circa 1,2 miliardi di euro, registra numerose operazioni come l’ingresso di Exor nel capitale sociale di Christian Louboutin (540 milioni), il gruppo OTB (Renzo Rosso) che rileva il brand Jil Sander. Il settore Financial Services con 31 operazioni per un controvalore di 4,4 miliardi di euro torna protagonista del mercato con alcune grandi operazioni di sistema. Anche il settore energetico ha registrato numeri importanti in Italia, basti pensare alla cessione da ERG ad ENEL del ramo idroelettrico ad agosto 2021.
Le differenti tendenze all’estero
A livello globale i settori più attraenti sono senza dubbio quello tecnologico e il farmaceutico, soprattutto negli Stati Uniti.
Inoltre nel mercato statunitense sono molto utilizzate le SPAC, che hanno ottenuto una raccolta da far girare la testa nella seconda metà del 2020 e nella prima metà del 2021. Cosa sono? Veicoli quotati nei mercati regolamentati, costituiti ad hoc per le acquisizioni. Negli USA , nel difficile 2020, 250 SPAC quotate e 80 miliardi di dollari di raccolta.