L’aeroporto di Fiumicino è il primo scalo in Italia a rendere disponibile il SAF (Sustainable Aviation Fuel), una miscela di Jet tradizionale con componente biogenica, quest’ultima in grado di ridurre le emissioni di CO 2 del 60-90%.
Grazie all’accordo strategico sottoscritto tra ADR e Eni, la nuova compagnia ITA ha potuto utilizzare il SAF su alcuni voli già dal primo giorno di avvio delle operazioni. È un’ulteriore accelerazione di Aeroporti di Roma sul fronte della sostenibilità dopo che lo scalo di Fiumicino ha ottenuto come primo aeroporto in Europa la più alta certificazione Airport Carbon Accreditation 4+ “Transition” di ACI Europe sulla riduzione di CO2, in linea con l’obiettivo, dichiarato lo scorso anno e fissato nel Sustenaibility- Linked Bond emesso lo scorso aprile, di azzerare le proprie emissioni di gas serra già entro il 2030, in largo anticipo rispetto ai target originari di settore.
L’intesa con Eni, che ha permesso la distribuzione in tempi record del SAF a Fiumicino in vista di una ulteriore diffusione a breve, prevede la definizione di un programma congiunto di sviluppo di servizi di mobilità sostenibile e di distribuzione ai clienti finali, anche per la decarbonizzazione dei mezzi di terra, oltre a progetti di integrazione energetica, in coerenza con i modelli più avanzati di transizione e digitalizzazione. “La decarbonizzazione del settore – ha dichiarato l’amministratore delegato di Aeroporti di Roma, Marco Troncone – è una priorità assoluta e servono risposte immediate e azioni concrete: per l’abbattimento delle emissioni del traffico aereo la risposta oggi è il SAF, e grazie alla partnership con Eni oggi comincia la sua diffusione a Fiumicino”.
“Siamo felici che ITA rappresenti un elemento di novità anche sul fronte green, con l’utilizzo di SAF a Fiumicino già nel giorno del proprio debutto – ha aggiunto -. È un segnale significativo della volontà di implementare soluzioni innovative, sostenibili e realmente efficaci, per la ripresa di un settore strategico per il nostro territorio e per il Paese. La sfida è ora assicurare che la fornitura di carburante sostenibile possa presto essere un’opzione disponibile per tutti i vettori che ne faranno richiesta: a tal fine sarà essenziale porre in essere una politica incentivante per un rapido incremento della produzione e per garantire livelli di costo compatibili con il mercato”.