Il giornalista e scrittore Sergio Nazzaro ha aperto ieri pomeriggio, a Napoli, il XIII Forum Internazionale PolieCo incentrato quest’anno su “Le strade dei rifiuti”.
La sala, gremitissima, con le presenze dei principali operatori del settore, è stata subito portata nel clima di denuncia e soluzione del convegno.
Interrogandosi su quale sia il ruolo della transizione ecologica il Presidente Bobbio ha esordito notando come la gestione ambientale sia ad un bivio in un momento difficile. Dopo una lunga crisi, secondo Bobbio, stanno ritornando gli incendi: che il Consorzio ha denunciato prima ancora che accadessero, come necessaria soluzione di un problema, quello dei rifiuti, che non si è saputo affrontare e che vede ancora oggi soluzioni criminali: incendi e traffico di rifiuti verso l’estero.
Così ha proseguito la DG, Claudia Salvestrini, stiamo ancora assistendo a domande amministrative per discariche, quando la soluzione è solamente l’economia circolare ed il riciclaggio, con impianti seri e di dimensioni importanti, riservando i termovalorizzatori solo alla parte terminale e marginale del rifiuto.
Nel seguito del dibattito si sono avute testimonianze dirette sulla inutilità della differenziata urbana, quasi mai fatta come si dovrebbe, e sui traffici illeciti internazionali di rifiuti.
Su questi si sono soffermati soprattutto gli ospiti internazionali, i parlamentari tunisini Majdi Karbal, Hatem Karoul e Nabil Hajji, che hanno testimoniato di un traffico illecito di plastica dall’Italia verso la Tunisia passato sotto silenzio dalla stampa internazionale.
Il senatore Morra, concludendo la sessione, ha dato una testimonianza delle attività svolte dalla Commissione antimafia da lui presieduta sulle ecomafie.
Più tecnica la seconda sessione, presieduta dal Prof. Silvestro Greco, un antesignano della salvaguardia dell’ambiente marino dall’inquinamento da plastica, sui percorsi di economia circolare dal mare alla terra. Ha destato perplessità l’ipotesi italiana di condurre tutti gli strumenti di pesca nell’alveo degli imballaggi, con la conseguente applicazione della plastic tax: una ipotesi che, come ha notato il Prof. Alessandro Zavaglia, diritto della fiscalità internazionale alla Luiss, se applicata su strumenti di lavoro come reti da pesca e agricoltura, determinerebbe uno svantaggio competitivo rispetto ad altri paesi che non assoggettano gli stessi comparti (ad esempio Spagna).
Anche qui interessanti le testimonianze internazionali quali quella di Bernard Le Moine, presidente Agricolture, plastique & enviroment.
In conclusione il punto su ricerca scientifica e innovazione per lo sviluppo sostenibile, con un dotto dibattito condotto da Antonio Uricchio, già magnifico Rettore dell’Università di Bari.
Intanto in fondo alla sala, gremitissima, si segnalavano gli arrivi dei magistrati protagonisti del dibattito di oggi, “il punto sugli ecoreati”, che affilavano le armi in vista di un confronto acceso col sottosegretario alla Giustizia, on. Francesco Paolo Sisto…